A “lezione” di lettura con Checov e Salamov

Dal Guido Conti narratore è nato il Guido Conti editore, “metodo” Dostoevskij. La prima collana: “Insegnare a leggere per imparare a scrivere”; un enunciato di buon senso che nasconde alcune sottigliezze e della buona “falegnameria”, contro la retorica e il poco costrutto di alcune scuole di scrittura. Con molta “plasticità” analizza due racconti brevissimi di due grandi russi, ossia Nella neve di Šalamov e Lo specchio deformante di Čechov, accompagnando i lettori in una serie di amplificazioni ricostruttive e costruttive che danno la misura del percorso della scrittura e dell’interpretazione attiva, che mette in gioco la creatività nel confronto con la parola altrui e le tradizioni. In ciò mette forza e la consapevolezza che «la tecnica non precede mai il racconto, semmai è la storia che ha bisogno della tecnica per essere raccontata. Gli scrittori partono da un’intuizione, da un’idea, da storie già mezze scritte o scritte da altri. Non partono dal nulla ma usano la tecnica per plasmare e modellare il racconto secondo il loro stile e la loro idea di letteratura».

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Guido Conti, Salamov & Cechov. Quasi una introduzione, Guido Conti Guaraldi Lab., Rimini 2013, pp. 60, 6 euro

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