ZELO «Quella volta che Angelo Carelli mi portò in tempo all’esame»

Il ricordo di Giacomo Premoli in occasione dell’intitolazione della strada

Sono Giacomo Premoli, per gli amici di Zelo Nino, leggo che oggi (sabato, ndr) viene intitolata una strada al mio amico Angelo Carelli, con cui sono cresciuto; la mente coglie l’occasione e torna indietro di decenni: io nato e cresciuto a Cascina Giussana, lui alla Cascina vicina, il Molinetto, di qualche anno più giovane di me, mi rivedo e lo rivedo insieme a me da bambino a giocare nei campi davanti alle nostre case; piccoli scampoli di una realtà che non c’è più, e non solo a Zelo: andavamo a scuola insieme, andavamo ad abbeverare i vitelli di mio fratello Stefano in stalla... e poi ancora

Io ero ancora uno squattrinato studente e avevo solo la bicicletta, studiavo al Politecnico e andavo a Milano in corriera; Angelo ha avuto la moto prima di me, la mitica “Lambretta”: e via insieme in sella, a conquistare la vita e la nostra libertà... come quella volta che gli avevo chiesto un passaggio a Milano perché non sarei arrivato in tempo ad un esame, andando in corriera.

A un certo punto la moto si è fermata e non voleva saperne più di ripartire, credevo già di perdere l’esame, quando Angelo ha miracolosamente fatto ripartire la “Lambretta”: veloce, mi scarica davanti all’Università, arrivo, ce l’ho fatta!

E quanti altri ricordi nella mia mente.

Dopo la laurea, la vita mi ha portato via da Zelo e ci siamo un po’ persi di vista; ci siamo rivisti una decina d’anni fa, con reciproco piacere di entrambi; ci siamo raccontati la nostra vita, ho saputo dei suoi successi: tutti meritati.

Giacomo Premoli

Milano

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