Lettere al Direttore / Lodi
Mercoledì 11 Settembre 2024
UCRAINA «Allargamento Nato, promesse disattese: ora è irresponsabile alimentare la guerra»
La lettera di Emiliano Lottaroli
Qualche giorno fa scrivevo ad un amico che l’errore di Putin è stato quello di invadere l’Ucraina passando in tal modo dalla parte del torto. Il mio ragionamento aveva una falla come quella che ha ora il ragionamento di Guerini. Inoltre il ragionamento di Guerini è viziato dal fatto che condivide la politica espansionistica della Nato che ha cancellato le posizioni post caduta del muro di Berlino che affermavano la necessità del superamento dei blocchi figli, della guerra fredda, di una reale politica di distensione e di pace.
Dopo la caduta del Muro di Berlino (1989) i leader dei maggiori paesi della Nato avevano promesso a Mosca che l’Alleanza atlantica non sarebbe avanzata verso Est «neppure di un centimetro». Una promessa smentita dai fatti, visto che da allora ben 14 paesi sono passati dall’ex impero sovietico all’alleanza militare atlantica. Da qui le contromosse di Putin: la guerra in Georgia, l’occupazione della Crimea, l’appoggio ai separatisti del Donbass, lo schieramento di oltre centomila soldati al confine con l’Ucraina, infine la dura linea diplomatica con cui ha ribattuto alle minacce di sanzioni da parte di Usa ed Ue: «Mosca è stata imbrogliata e palesemente ingannata».
Si tratta quindi di giustificare Putin? Assolutamente no. Ora occorre che venga intavolata una reale iniziativa per il cessate il fuoco e una pace che riconosca i diritti dei due popoli e delle due nazioni.
Alimentare la guerra affinché uno dei due paesi possa contrattare da posizioni più favorevoli la pace è, secondo me da irresponsabili e molto rischioso per la pace mondiale. E dico con chiarezza che non sono filo Putiniano.
Emiliano Lottaroli
Lodi
Caro Emiliano grazie della lettera, davvero molto interessante. Quanto scrivi sull’allargamento della Nato dopo la caduta del muro di Berlino e sul conseguente risentimento russo è formalmente corretto e fai bene a ricordarlo. Mi chiedo però perché molti paesi dell’ex blocco sovietico abbiano scelto di aderire alla Nato o siano in attesa di adesione. Nessuno li ha obbligati ma hanno scelto in maniera autonoma una volta ritrovata la libertà che era stata negata dai sovietici per decenni. Forse, come ebbe a dire Berlinguer, «si sentono più sicuri di qua».
Lorenzo Rinaldi
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