«Trattori, di quale comprensione parla il presidente di Confagricoltura?»

Da Brembio la lettera di Giuseppe Delmiglio

Nella lettera del Presidente di Confagricoltura di Milano Lodi e Monza Brianza pubblicata il 30/08 si chiede comprensione alle comunità cittadine per l’enorme traffico dei mezzi agricoli che in questo periodo transitano nei paesi del Lodigiano.

A tal proposito portando l’esperienza vissuta a Brembio, il paese in cui vivo, è assolutamente fuorviante e ingannevole parlare di una fase limitata a un breve periodo: il raccolto a fasi di intensità alterne dura circa due mesi e poi va considerato che prima e dopo il raccolto, tra l’altro, esiste la concimazione la quale comporta un consistente movimento di autobotti per una buona parte dell’anno. Fatta questa precisazione vorrei chiedere di quale comprensione si sta parlando?

I cittadini dovrebbero essere comprensivi per l’enorme quantità di gas inquinanti rilasciati da migliaia di trattori che circolano nel centro abitato durante l’anno?

Oppure dovrebbero essere più o meno indulgenti per la potenziale pericolosità derivante da una simile circolazione dove una buona parte dei conducenti spingono i loro potenti mezzi a velocità assurde o comunque di molto superiori ai limiti consentiti?

O invece dovrebbero essere maggiormente pazienti per le sempre più frequenti e consistenti perdite di concime (mer...) rilasciate sulle strade cittadine da autobotti incontinenti?

O ancora dovrebbero essere più tolleranti sul divieto di circolazione nei giorni festivi?

Penso che il problema debba essere completamente ribaltato: sono i cittadini che dovrebbero chiedere comprensione agli imprenditori agricoli!

Ma i cittadini di Brembio come al solito su questo problema si lamentano, borbottano, bisbigliano, sono d’accordo ma c’è sempre un però… e nella sostanza sono incapaci di manifestare concretamente il loro dissenso!

Giuseppe Delmiglio

Brembio

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