«Stiamo distruggendo la nostra storia nel nome del business e del profitto»

La lettera di Ivano Ferrari

Là dove c’era l’erba ora c’è una città.

O fossi io in teco settarci l’urlo che lungi si perde, nel meridiano ozio dell’aie.

L’ultimo canto delle mondine: “E Maria scatulèra la balèva inturn a l’èra.” Io ti ho fatto, io ti distruggo.

Ecco la maestosa cascina Giulia, 500 anni di storia, ormai senza terreni, senza frutti della terra, senza vita, senza animali nelle stalle: i buoi, i cavalli, le mucche, i maiali, senza animali da cortile con le ali colorate per individuarli più facilmente, senza il profumo dei formaggi, del burro e dei salumi, senza il profumo dei prati che la circondavano, senza abitanti.

La nostra zona, il Basso Lodigiano, è stato segnato dalle Signorie Milanesi che, partendo dal 1.400, fecero costruire dai Conti Cavazzi della Somaglia numerose cascine, come Cascina Giulia e Cascina Caressio nei pressi di Somaglia, Cascina Senna di Sotto a Senna, poi altre sul Brembiolo e sulla Guardalobbia.

E per arricchire l’elenco, ai Cavazzi si deve il periodo di splendore che Orio Litta visse ed è testimoniato dalla costruzione della Villa nel 17° secolo, l’attuale Villa Litta Carini, magnifico esempio di architettura tardo barocca. All’interno del territorio su cui primeggiavano i Cavazzi si ergeva anche il castello, in posizione elevata a corona di un poggio dominante l’ampia campagna: ricostruito verso la metà del XIII° secolo su fondamenta dei sotterranei risalenti al XI° secolo.

È opera di Bernabò Visconti che lo concesse nel 1371 ai Cavazzi i quali lo trasformarono in villa palazzo.

Simbolo di potenza ma soprattutto fortezza che costituiva nel passato uno degli anelli della catena difensiva del settore meridionale del Lodigiano, sul costone morfologico del Po da Somaglia a Orio Litta.

Oddio oddio! È crollata Cascina Giulia. Peccato! Brutto destino per una cascina simbolo. Crollata, distrutta, demolita poi ristrutturata, costruita e ricostruita, oggi ormai Cascina Giulia è scomparsa, re-immurata in una nuova cascina.

Rinata a business, invece è stata un mezzo fallimento. Là dove c’era l’aia ora c’è una città! Ma ultimamente nella nostra zona abbiamo costruito? Capannoni della logistica. La storia è finita.

Ivano Ferrari

Somaglia

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