«Serve un intervento sulla viabilità in zona Selvagreca»

La lettera di Domenico Ossino

Egregio Direttore,

ho atteso pazientemente che il Comune intervenisse sull’asse viario Zona artigianale - Selvagreca, realizzato nel 2009 e costato 1.300.000 euro, ma l’assenza di manutenzione è sotto gli occhi di tutti e ha portato ad una serie di buche, asfalto logoro e segnaletica mancante, mettendo a rischio la sicurezza di coloro che la percorrono. La strada anno dopo anno si sta restringendo a causa della crescita dell’erba, radici che si infiltrano sotto il manto bituminoso e lo deteriorano, avanzando sostituendosi all’asfalto, una generale incuria diffusa lungo tutto il tracciato. La chicca negativa, per cui l’ho chiamata “incompiuta”, la mai avvenuta piantumazione di una siepe e di un filare di cento querce, previsti nel suo progetto di realizzazione, al fine della mitigazione ambientale, essendo all’interno del Parco Adda Sud. Nei progetti quando devono essere approvati si inserisce di tutto e di più per dare una parvenza green, poi puntualmente la parte inerente il verde non si effettua o si realizza parzialmente. A tal proposito cito un altro progetto, la realizzazione della Chiavica sulla roggia Molina, ad un tiro di schioppo dalla tangenzialina sempre all’interno del Parco Adda, anche qui realizzazione fatta, ma la mitigazione ambientale prevista non è stata realizzata. Perché il Parco Adda Sud indica/prescrive al Comune cosa fare per la mitigazione ambientale, questo non viene fatto e nulla accade?

Il PAS si comporta così anche con i privati, o li persegue per ottenerla? Non mi è dato sapere se il Parco ha sollecitato negli anni queste piantumazioni. Ricordo che all’atto dell’inaugurazione, le autorità comunali ne annunciarono la messa a dimora dopo due mesi, sono passati quattordici anni, nel frattempo però la natura in modo spontaneo ha creato una barriera del verde nel lato esterno della tangenzialina con piante spontanee anche di alto fusto, che ostacolano la visuale a chi si immette sulla arteria stradale. Ho segnalato questa anomalia al gestore del verde in città, ma non ho visto nessun intervento per risolvere il problema.

Scrivo a lei Direttore perché le lettere nella sua rubrica trovano sempre riscontro, ritengo che sia arrivato il tempo per una manutenzione puntuale della via, dalla segnaletica orizzontale e verticale, alle asfaltature dove necessario e per il ripristino dei bordi, se non si vuole che la strada torni ad essere campo. Rilevato che si vuole una città green, a misura d’uomo, a 30Km orari, una scelta come letto sulla stampa, spiegata dall’Assessore alla Mobilità di Lodi per perseguire l’obiettivo di una mobilità più sostenibile e sicura e per proteggere la vita e la sicurezza dei cittadini, perché non realizzare un percorso dolce, una ciclabile su questa arteria, come pure un marciapiede nel lato interno (campi sportivi) la città di Lodi?

La bretella di Selvagreca, ha risolto gran parte delle problematiche legate anche al traffico pesante che entra in questa parte di città, sgravandolo dalle vie interne cittadine, perché non tenerla in giusta considerazione? Forse perché è in periferia?

Le vie di accesso alla città di Lodi dovrebbero avere priorità nei cronoprogramma degli interventi, perché chi entra in Lodi dove sentirsi piacevolmente accolto nel percorrere le vie di ingresso della nostra bella città.

Dovrebbero essere un fiore all’occhiello della Amministrazione stessa. Cordiali saluti.

Domenico Ossino

Lodi

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