«Secondo il vice segretario della Lega
le persone bisogna
lasciarle affogare»

La lettera di Gianni Piatti, senatore per due legislature, è stato sottosegretario del Governo Prodi

Dopo aver visto il film “Io Capitano” nei giorni scorsi, con la storia di due ragazzi che cercano di raggiungere l’Italia e l’Europa, contrastati ogni volta da ricattatori che chiedono loro soldi, per attraversare il deserto, per uscire dalla prigione e dalla tortura, per trovare una barca che dovranno guidare loro, con centinaia di persone e bambini a bordo e con gli scafisti che, presi i soldi, spariscono, mi chiedevo se davvero dobbiamo continuare contrapposizioni radicali sul tema dei migranti, pensando non alle persone, ma alle prossime elezioni europee. O alle rivalità fra Fratelli d’Italia e Lega per apparire “i più duri” contro i migranti, con Salvini che invita la Le Pen per infastidire fratelli d’Italia e la Meloni.

Eppure ci sono autorità morali che pensano diversamente: ci ha lasciato in questi giorni l’ex-Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che fece, da Ministro degli Interni, una prima legge per regolare questo fenomeno (la Turco-Napolitano) ed in particolare il Papa che nei giorni scorsi a Marsiglia dichiarava: “Troppe persone, in fuga da conflitti, povertà e calamità ambientali, trovano tra le onde del Mediterraneo il rifiuto definitivo alla loro ricerca di un futuro migliore. E così questo splendido mare è diventato un enorme cimitero… L’indifferenza diventa fanatica…Le persone che rischiano di annegare quando vengono abbandonate sulle onde, devono essere soccorse. È un dovere di umanità, è un dovere di civiltà”.

Ogni paese europeo dovrebbe fare la sua parte: accogliere una parte di migranti e dovremmo saperlo noi in particolare, visto che come italiani siamo espatriati nelle Americhe ed in tutti i paesi europei. Le Destre utilizzano questo tema parlando di “invasione” del nostro Paese: “Padroni a casa nostra!”.

Il numero degli immigrati vede al primo posto rispetto alla popolazione nazionale la Spagna (il 13,9 per cento dei suoi abitanti sono immigrati), segue l’Irlanda (13,8), poi la Svezia (12,3), al quarto posto la Germania (11,9), quinto il Regno Unito (10,2), al sesto l’Olanda (10), al settimo la Francia (8,9), all’ottavo la Grecia (8,6), al nono l’Italia (8,3). La fonte è il rapporto delle Nazioni Unite e l’ultimo aggiornamento è dell’agosto 2023.

Siamo i primi per numero di sbarchi per ragioni geografiche, anche se il grosso dei migranti arriva via terra; tra gli ultimi per accoglienza. Con un’aggravante nella polemica della Destra: la legge di riferimento in Italia è stata la Bossi-Fini, ancora in vigore e che obbliga a registrare l’immigrato nel Paese dove è accolto la prima volta. La cosa assurda è che chi ha fatto questa legge, chi si è sempre rifiutato di cambiarla, ora sbraiti più forte, pur sapendo che molti migranti giunti in Italia, volevano e vogliono ripartire verso altri Paesi europei dove hanno i famigliari. Questa cultura securitaria, di far leva solo sulla sicurezza, purtroppo, “colpisce” ancora.

Anche nei giorni scorsi: questa volta è la permanenza lunga, sino a 18 mesi nei Centri di permanenza per rimpatri(CPR), prevista negli ultimi provvedimenti del Governo Meloni, dove l’immigrato, entro tre giorni si deve rivolgere a una banca o a un’assicurazione (mentre è chiuso nel centro di identificazione?) per farsi fare una fideiussione del valore di 5.000 euro che deve pagare il richiedente e non altri, se vuole evitare di essere rinchiuso nei CPR, che potranno ospitarlo per 18 mesi? Non casualmente è già stata definita “la burla legale”. E mentre avvengono tali assurdità, il vicesegretario della Lega, Crippa, attacca la Germania dichiarando che “Ottant’anni fa il Governo tedesco invase gli Stati con l’esercito, ora finanziano l’invasione dei clandestini” , alludendo alla scelta del Governo tedesco di dare contributi alle Ong (volontari non governativi) che intervengono per salvare i profughi in gravi difficoltà nel mediterraneo, con gommoni e barchini fatiscenti in collaborazione con le strutture dello Stato. Evidentemente, le persone, bisogna lasciarle affogare. In sostanza il governo Meloni fa propaganda: spaventa l’opinione pubblica, vuole intimorire i possibili migranti affinchè non vengano in Italia. I migranti possono essere di aiuto nel fare lavori che gli italiani non fanno più? Possono essere d’aiuto per pagare i contributi, visto l’invecchiamento della popolazione italiana e l’indebitamento dei nostri conti? Far paura, parlare di invasione o dire “dentro tutti, ospitiamoli tutti”: sono due prospettive sbagliate.

Tutti i Paesi europei, anche quelli di destra come l’Ungheria, devono fare la loro parte, così come il Parlamento europeo.

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