SANT’ANGELO «Trasporto pubblico: in queste condizioni non è garantito il diritto al lavoro»

La lettera di Andrea Meazza da Sant’Angelo Lodigiano

In quest’occasione scrivo in qualità di pendolare della linea E061 (Chignolo/Somaglia - Sancolombano - S.Angelo - San Donato M3) eseguita (o meglio che dovrebbe eseguire) l’azienda di TPL Star Mobility. Nel mio caso specifico, la fermata di riferimento risulta essere quella dell’Ospedale di S.Angelo Lodigiano, dove l’autobus dovrebbe transitare (solo sulla carta) alle ore 07.07.

La continua rimozione delle corse relative a questa linea (corse non garantite come da pdf quotidiano pubblicato sul sito della società oppure corse che non vengono eseguite o che ritardano indipendentemente dal prospetto delle corse non garantite) ha determinato le condizioni tali per cui questa mattina già in corrispondenza della fermata dell’Ospedale di Sant’Angelo Lodigiano non vi fossero posti a sedere, con la conseguenza che numerosi pendolari sono stati a costretti a scendere dall’autobus, in attesa di uno successivo, per il quale non vi è certezza in merito ad un suo effettivo passaggio.

Purtroppo, allo stato attuale, le condizioni in cui versa il servizio di TPL gestito dalla Star Mobility sta determinando presupposti tali da portare un cittadino a non essere certo che riuscirà a recarsi sul posto di lavoro quotidianamente.

Si tratta di una situazione insostenibile, nella quale rischia di non essere più garantito un effettivo diritto al lavoro, senza dimenticare che quanto sopra descritto si verifica nonostante il pagamento di abbonamenti e biglietti da parte dei pendolari.

Andrea Meazza

Sant’Angelo Lodigiano

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