SAN ZENONE «Il fatto gravissimo di pochi giorni fa non ha insegnato nulla»

La lettera del Comitato Viaggiatori e Pendolari del sud-Milano e Lodigiano

Buongiorno,

Evidentemente il fatto gravissimo di pochi giorni fa, non ha insegnato abbastanza:

-fuori stazione, ovunque segni di bivacchi

-cespugli che fanno da nascondiglio con evidenti segni di frequentazione

-dopo il taglio della foresta spontanea lato massicciata binario 2 a seguito della violenza, è inspiegabilmente rimasta una pianta enorme che continua ad oscurare la telecamera

-all’ingresso, lato massicciata binario 1 c’e’ da tempo una vera discarica abusiva

-le nuove telecamere annunciate da anni , non si vedono

-le vecchie hanno la vista oscurata dalle piante

-a San Zenone in orario pendolari, non vediamo i pattugliamenti che sono invece arrivati negli ultimi tempi nelle stazioni della tratta (Polizia Locale o consorzi di Polizia Locale, alternati a Polfer e Carabinieri) - eppure ci risulta attivo il Patto Stazioni Sicure, dove Regione Lombardia copre finanziariamente gli straordinari della Polizia Locale

Il degrado, sappiamo che attira altro degrado. Dopo l’accoltellamento del turista a San Giuliano Milanese e la violenza sessuale a San Zenone al Lambro, è stato proprio il Procuratore della Repubblica di Lodi, a richiamare i Comuni, invitandoli a fare molto di più per la sicurezza nelle aree antistazione affinché la tecnologia possa dissuadere o consentire di identificare (meglio se con vista libera piuttosto che con piante alte 8 metri ad ostruire la vista della telecamera, ndr).

Comitato Viaggiatori e Pendolari del sud-Milano e Lodigiano

San Zenone al Lambro

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