
Lettere al Direttore / Lodi
Mercoledì 23 Luglio 2025
«Punizione collettiva, non è giustizia ma diventa orrore»
GAZA La lettera di Piercarlo Mattea di Lodi
Lodi
La “Punizione collettiva”. Domenica, quando ho ascoltato questa espressione nel corso dell’Angelus trasmesso da Castel Gandolfo, mi sono sentito come chi, mentre cammina nell’oscurità, riesce finalmente a vedere la strada alla luce di una folgore improvvisa.
Meglio non avrebbe potuto dire Papa Leone XIV per definire e giudicare la reazione di Netanyahu verso gli abitanti di Gaza, che non avrebbero preso a sufficienza le distanze dai criminali di Hamas, autori del pogrom del 7 ottobre 2023.
“Punizione collettiva”: c’è tutto. Si punisce un crimine e tale è, al livello più abietto, l’attacco di Hamas, con il massacro di persone inermi e la cattura di ostaggi. Ma se la punizione è collettiva, cioè colpisce indiscriminatamente anche soggetti incolpevoli, in particolare bambini, non è più giustizia, neppure giustizia di guerra: diventa orrore che si aggiunge all’orrore.
Credo che al soglio di Pietro sieda l’uomo giusto, che non concede nulla all’improvvisazione, ma pesa con cura ogni parola, ogni gesto, nella prospettiva di un’autentica speranza di pace.
Piercarlo Mattea
Lodi
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