«PTP Science Park è viva e produce utili: vorremmo conoscere il nostro destino»

La lettera dei dipendenti del Parco tecnologico padano di Lodi

Gentilissimi,

dopo i recenti articoli di stampa apparsi sul “Il Cittadino” riguardanti le presunte sorti del Parco Tecnologico, ci sembra doveroso chiedere delucidazioni riguardo al destino delle persone che nel Parco prestano servizio, con impegno e serietà.

Siamo balzati agli “onori” della cronaca locale, guadagnando titoli allarmistici in prima pagina, accompagnati da un crogiuolo di ipotesi più o meno pittoresche su ciò che ci attende, ma ad oggi, non ci è chiaro quale strada si aprirà, perché nessuno si è mai effettivamente esposto in merito. Siamo arrivati al capitolo finale? Saremo fagocitati dall’ennesimo colosso della sanità privata? Esiste un progetto sul quale orientare risorse e speranze? Domande legittime, ma lasciate prive di una qualsiasi risposta.

Noi dipendenti del PTP Science Park S.c.a r.l. (controllata per il 95% dalla Fondazione Parco Tecnologico Padano e per il 5% da PTP s.r.l.) siamo stati assunti nella quasi totalità dopo il 2019, periodo successivo alla situazione debitoria di 19 milioni di euro già presente nel 2018. Precisazione importante, poiché rispetto al passato, in cui il numero dei dipendenti si aggirava intorno a 90, oggi è di circa 20.

Individui che hanno creduto e reso possibile un progetto, dando vita ad una realtà che genera utili, che ha un bilancio attivo pubblicamente consultabile, che ha solidità finanziaria, che ha investito nei giovani.

Senza cadere nella retorica autocelebrativa, vogliamo ricordare che PTP Science Park S.c.a r.l. ha svolto il proprio dovere supportando in ambito sanitario diagnostico il territorio durante la pandemia, senza mai sottrarsi a sforzi e critiche; un esempio lampante di come ricerca e competenza scientifica si rivelino fondamentali nel momento del bisogno e di come forniscano una risposta tangibile e tempestiva ad una situazione di emergenza.

Non era affatto scontato che l’avere a disposizione dei laboratori di biologia molecolare ci avrebbe permesso di svolgere questa attività diagnostica, accreditata ed autorizzata dal SSN (275.000 tamponi e migliaia di analisi di sequenziamento), ci risulta infatti che, nonostante il carattere di urgenza, pochissimi centri di ricerca con competenze di biologia molecolare siano entrati nella rete di analisi COVID19 regionale e nazionale.

E a chi ancora si interroga sull’utilità della nostra struttura, rammentiamo che PTP Science Park S.c.a r.l. in questi ultimi 3 anni ha svolto attività di ricerca, partecipando e coordinando progetti, in ambito agroalimentare (Open Agri, AGRI-HUB) ed in ambito sanitario (COVIDinPET) con la partecipazione di enti di ricerca pubblici, tra i quali, proprio l’Università di Veterinaria; con la Associazione AIRA abbiamo in corso un progetto di ricerca sulla fibromialgia. Inoltre abbiamo in cantiere e già sottomesso diversi progetti insieme ad entità nazionali e internazionali.

Siamo riusciti a generare ricavi dalle attività di analisi in ambito agroalimentare tramite il laboratorio accreditato da ACCREDIA ed in ambito diagnostico umano, avviando un laboratorio di analisi SMeL che è riuscito ad ottenere l’accreditamento al SSN e che offre una molteplicità di servizi ed analisi specifiche alla cittadinanza, in un’ottica di incontro della richiesta locale e regionale.

In estrema sintesi noi esistiamo ed in forza del nostro valore umano, vorremmo risposte o quantomeno essere informati sul nostro futuro.

Siamo al capolinea? Saremo venduti ad un colosso della sanità privata? Dopo la liquidazione dalla Fondazione Parco Tecnologico Padano che destino avremo? Esiste una progettualità? O semplicemente un liberi tutti…..

Un caro saluto, ringraziamo in anticipo per la vostra attenzione.

I Dipendenti del PTP Science Park Stefano Di Giovine, Daniela Carabelli, Sara Botti, Rossella Fontana, Paolo Bisleri, Michele Miartus, Silvia Gabba, Maria Fiorella Greco, Paolo Posocco, Sofia Grandi, Michela Musarra, Alice Rappelli, Laura Bertolotti, Luca Di Trio, Chiara Painelli, Giulia Bassanini, Claudia Cagioni, Franco Pellegrini

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