Lettere al Direttore / Lodi
Venerdì 12 Dicembre 2025
PRONTO SOCCORSO LODI «Sono necessari più medici per le situazioni di urgenza»
La lettera di Antonella Rugginenti
Sto leggendo in questi giorni della maxi affluenza al Pronto soccorso dell’Ospedale di Lodi.
Vi racconto la mia esperienza.
Sono entrata in ospedale alle 21,00 di venerdì 28 novembre (registrata dopo mezz’ora) e sono tornata a casa a mezzogiorno e mezza del giorno dopo: ovvero dopo 15 ore e mezza.
Non sono solita recarmi in Pronto Soccorso, ma il dolore era veramente insopportabile ed ero molto preoccupata a causa della mia patologia.
Dopo un Elettrocardiogramma immediato sono stata chiamata alle 4,30 di notte per la prima visita da parte di un medico. Considerazione positiva di un infermiere: se non vi chiamiamo è perché ci sono urgenze più “urgenti” della vostra. Sembra che dal cambio turno delle ore 20,00 ci fossero state 27 urgenze e ne continuavamo ad arrivare. Situazioni drammatiche…. purtroppo anche decessi…..
Negli ambulatori c’era il finimondo, non c’erano più a disposizione lettini e purtroppo per me era rimasta solamente una sedia su cui appoggiarmi.
Come non ci si rende conto che due medici di cui uno per le urgenze è poco??? Ecco….. questa non vuole essere una lamentela nei confronti dei medici, degli infermieri, degli operatori, anzi…… non riesco a capire come sia possibile lavorare in queste condizioni.
Io cercavo di immedesimarmi in loro ed ero sempre più sconsolata.
Mio padre era medico ed ha sempre dedicato alla professione il suo tempo, le sue energie e la sua passione, e così sono certa facciano tutti coloro che hanno a che fare con la nostra salute. E così stavano facendo tutte le persone che ho incontrato quella notte in Pronto Soccorso. Ma lavorano in condizioni davvero difficili. Sicuramente non tutte le notti saranno così, ma in alcuni periodi dell’anno forse è il caso di ripensare alla gestione di un Pronto Soccorso.
Sicuramente occorre una campagna per sensibilizzare i pazienti a presentarsi in Pronto Soccorso solamente in casi di “patologie gravi o potenzialmente gravi “e a rivolgersi alla guardia medica e ai medici di base, pur con tutte le difficoltà del giorno d’oggi ad avere assistenza immediata.
Antonella Rugginenti
Lodi
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