«Problemi sanitari lodigiani: lavoriamo a un piano di salute locale»

La lettera di Silvana Cesani, consigliera comunale con delega alla Sanità e alla Medicina Territoriale

Tranquillizzo il consigliere Maggi e la consigliera Ferri: Lodi Comune Solidale, per i voti che ha preso alle elezioni comunali 2022 ha legittimamente una presenza assessorile e un consigliere comunale. Quindi non abbiamo bisogno di alcuna “marchetta” o ricompensa politica. Quello che abbiamo ce lo siamo guadagnati grazie al lavoro che facciamo da anni. Capisco che per l’opposizione buttare tutto “in caciara” possa essere una strategia politica. Ma direi che a lungo andare mostra la sua vera natura: ben poca cosa.

Entrambi hanno più volte detto che non capiscono l’utilità delle deleghe date dal sindaco ad alcuni consiglieri. Parlo per me: ho accettato la delega a seguire “la Sanità e la Medicina Territoriale”, come volontaria, perché il problema sanitario è oggi al centro dei bisogni dei cittadini. La situazione dei servizi sanitari locali è drammatica. Diversamente da quello che pensa l’opposizione, il Sindaco ha un ruolo importante, per legge, di tutela della “salute pubblica”. Inoltre la nuova legge regionale n.22/2021 definisce per i sindaci un ruolo non solo di controllo ma maggiormente proattivo rispetto a prima e anche la recente legge istitutiva delle Case di Comunità prevede un ruolo specifico di collaborazione diretta dei Comuni.

Come si vede il Comune ed il suo sindaco hanno competenze, importanti di controllo, di indirizzo, di verifica a tutela della salute dei propri cittadini. Ritengo straordinario che il Sindaco di Lodi abbia pensato ad una delega specifica in materia di sanità per poter sviluppare un lavoro di conoscenza e di interventi a tutela della salute pubblica. E questo proprio in un momento storico in cui i cittadini fanno fatica a ricevere risposte sanitarie nei tempi e luoghi dovuti per legge; in un momento segnato dalla fuga di tanti professionisti sanitari dall’ospedale di Lodi, in un momento in cui dovrebbero sorgere Case di Comunità vere come presidi preventivi e di cura, così come ci ha insegnato la pandemia.

Per questo stiamo lavorando alla definizione di un “Piano di Salute Locale”; abbiamo chiesto una serie di dati all’ASST (negati dal Direttore Generale dell’ASST fino ad oggi) e alla ATS Città Metropolitana per avere conoscenza e consapevolezza della situazione sanitaria e socio-sanitaria locale, al fine dello sviluppo di una fattiva collaborazione; stiamo approfondendo la questione della elevata presenza di tumori nel nostro territorio; stiamo lavorando per un momento di confronto pubblico sulla nuova legge sulla “Non Autosufficienza”; abbiamo fatto un convegno, molto partecipato, sulla questione delle Case di Comunità; lavoreremo, dopo l’approvazione del “Regolamento sulla Partecipazione (in CC il 7 giugno) per avviare un organismo di partecipazione cittadina su queste tematiche; il sindaco ha aperto un confronto, nelle sedi istituzionali previste, con la dirigenza ASST su alcuni temi di interesse dei cittadini, tra cui il tema della “fuga “ dei sanitari dall’ospedale di Lodi e la questione del non rispetto delle liste di attesa; abbiamo chiesto con lettera specifica, ormai tempo fa, al Direttore Generale un incontro per verificare la possibilità di trovare una soluzione al parcheggio davanti all’ospedale di Lodi per le persone con disabilità, questione molto sentita in città, come dimostrano le lettere inviate al Cittadino, ma ad oggi nessuna risposta.

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