«Opere pubbliche: un piano ambizioso, non certo faraonico»

Il sindaco replica alle critiche e difende la sua scelta, in particolare sulla biblioteca

Caro Direttore, sul numero de Il Cittadino di venerdì scorso 17 marzo è comparsa una lettera a firma di due ex amministratori di Paullo (tra i quali l’ex sindaco Massimo Gatti, ndr.) che descrivono il piano delle opere pubbliche di Paullo come faraonico. La ringrazio per l’opportunità di replica. Il piano delle opere pubbliche di Paullo è per fortuna ambizioso, e sostenibile, non fosse che già dal punto di vista degli investimenti le opere trovano copertura finanziaria completa per oltre 11 milioni di euro, e senza gravare sulle tasche dei paullesi.

Si dice dell’inutilità di realizzare una nuova biblioteca al posto di quella esistente “già ben ristrutturata e ampliata” (20 anni fa); in questi ultimi vent’anni di lontananza dalla pratica amministrativa (ma non da un immancabile presenzialismo) l’ex sindaco non ha probabilmente potuto notare una biblioteca che da 15 anni straripa di giovani studenti, oltre che di utenti di tutte le generazioni. Tralascio le considerazioni sulla biblioteca ben ristrutturata, che a un occhio anche non esperto, trasuda di organizzazione degli spazi vecchia di decenni, cosa che accomuna molte altre biblioteche di paese, e che proprio per questo ha visto i sistemi bibliotecari di CUBI (di cui sono onorato di essere stato vicepresidente) redigere un piano strategico in grado di traghettare questo servizio nei prossimi anni senza che perda la sua attrattività.

Mi limito a dire che l’ex sindaco Gatti consegnò alla popolazione, e all’amministrazione successiva, un edificio biblioteca che al piano superiore aveva una sala consiliare a forma di L, inutilizzabile, che richiese spese ingenti da parte della giunta Mazzola per risolvere problemi strutturali e ridare dignità alla sala più rappresentativa dell’istituzione locale.

Si afferma inoltre che “in un progetto serio potrebbero confluire i 5 milioni e 400 mila euro previsti per la nuova scuola dell’infanzia”, ignorando completamente che le risorse ottenute dal PNRR o da qualsiasi altro bando non possono essere dirottate a proprio piacimento. Mi rivolgo ai cittadini vostri lettori, perché sono certo che qualsiasi scelta di questa amministrazione verrebbe giudicata negativamente dall’ex sindaco Gatti, che non ha mai, mai espresso un parere positivo, nemmeno su cose talmente condivisibili da essere addirittura imbarazzante ignorarle (dall’efficientamento degli edifici, alla risoluzione di un pessimo contratto dell’illuminazione pubblica, alle migliaia di piantumazioni, all’ottima gestione riconosciuta dai cittadini in periodo pandemico, solo a titolo di esempio).

Fra le cose certe posso affermare che nessun edificio rimarrà dismesso, tantomeno l’attuale scuola dell’infanzia di via Volta (che per inciso, utilizza da anni tutti i locali dell’ex nido adiacente, contrariamente da quanto affermato nella lettera). La nuova scuola dell’infanzia ci permetterà di efficientare ancor di più gli edifici pubblici, usarli al meglio per le funzioni che ospiteranno, sia quelli nuovi sia quelli esistenti, che continueranno ad accogliere servizi.

Stiamo attuando un programma elettorale che è stato votato dal doppio degli elettori che nella medesima cabina elettorale avevano votato alle europee per le liste a noi contrapposte. A loro abbiamo il dovere di dar conto e siamo certi che saranno attenti e più obiettivi giudici.

*sindaco

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