«Non ci dispiace per il mancato arrivo di Vittorio Feltri»

IL COMMENTO Lodi Comune solidale interviene: «Al contrario di quello che pensano le destre locali o dichiarano taluni maitre a penser nessuno ha intenzione di censurare alcunché o impedire a qualcuno di esprimere pubblicamente le proprie idee ed il proprio pensiero, purché, appunto siano idee, siano pensieri, e non invettive volgari»

Lodi

Certamente non siamo tra quelli e quelle che si dispiacciono per il mancato arrivo di Feltri a Lodi, abbiamo da subito e pubblicamente espresso la nostra perplessità sull’utilità di un simile personaggio all’interno di una rassegna culturale cittadina. Pensiamo infatti che queste rassegne servano a confrontare e dibattere i diversi punti di vista su tematiche di rilievo, e che debbano innescare processi di conoscenza, di partecipazione e di arricchimento ideale e culturale nella nostra città, cosa di cui peraltro il dibattito pubblico nazionale ha estremo bisogno. Ecco, cosa potrebbe portare di utile e di significativo Feltri in questa rassegna? Quale pensiero utile al confronto ed al dibattito potrebbe mai uscire da un signore che ha avuto “L’ardire” di proferire “pensieri” come i seguenti:

“I Dalla Chiesa sono come le patate, la parte migliore è sottoterra”

“Io credo che in certi casi i meridionali siano inferiori. Non posso dirlo? E chi se ne frega”

“Agli extracomunitari ricordo un vecchio detto italiano: partire è un po’ morire.”

“Le donne vittime di violenza possono venire a casa mia. Se sono bone”

“Non sarà mica normale essere gay, chi considera l’intestino una via di ingresso invece che una via d’uscita non è normale.”

E non sono neanche le frasi peggiori o le più volgari che quel personaggio ha proferito, e non vogliamo ricordare la difesa acritica e a spada tratta della delibera razzista che negava le mense ed i servizi scolastici a Lodi ai cittadini arrivati da altri paesi. E allora continuiamo a chiederci e a chiedere: davanti a questa altezza e profondità di pensiero, quale dibattito vogliamo intavolare, quale discussione culturale è possibile? Chiaramente, al contrario di quello che pensano le destre locali o dichiarano taluni maitre a penser nessuno ha intenzione di censurare alcunché o impedire a qualcuno di esprimere pubblicamente le proprie idee ed il proprio pensiero, purché, appunto siano idee, siano pensieri, e non invettive volgari; continuiamo a credere che iniziative culturali proposte dall’amministrazione debbano avere profili di dignità culturale e di rispetto per tutte le cittadine e tutti i cittadini. Un ultimo pensiero, ma davvero la destra italiana non ha nulla di meglio da presentare o da difendere?

Lodi comune solidale

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