«Nel 1985 firmai la delibera per Craxi, ma oggi sono contrario a dedicargli una via»

Il contributo di Ugo Speziani

Egregio Direttore,

Non intervengo volentieri nella vicenda della titolazione della via a Bettino Craxi perché penso che l’argomento non appassioni che pochi santangiolini.

E nemmeno voglio entrare in polemica con chi la pensa diversamente.

Ma mi pare corretto che siano fatte presenti le ragioni di chi, come me, non ritiene che si debba dedicare una via a Bettino Craxi.

Nel 1985 assieme al Sindaco di allora, Gino Pasetti, firmai, in qualità di Assessore Anziano, la delibera che riconosceva la Cittadinanza Onoraria a Bettino Craxi.

Firmai quella delibera con convinzione perché averlo come Cittadino Onorario assegnava lustro al nostro Paese. La sua carriera politica era partita qui, la mamma era una santangiolina, lui aveva legami con alcuni nostri concittadini e con il territorio e si era affermato politicamente assumendo il ruolo di Presidente del Consiglio.

La storia politica è poi andata avanti ed il suo proseguo è stato decisamente meno onorevole per Bettino Craxi. Sentenze definitive lo hanno condannato per reati molto gravi.

Da personaggio di cui gloriarsi era finito per diventare personaggio da non imitare perché il suo coinvolgimento in “tangentopoli” fu pesante portando a scoprire le sistematiche azioni illegali che lui ed il suo Partito, per altro in compagnia dei maggiori Partiti dell’epoca, misero in atto per finanziare la Politica.

Si scoprì che una rete di corrotti e corruttori utilizzava soldi “in nero”, e quindi di dubbia provenienza o provenienti da false scritture contabili, per finanziare illecitamente i Partiti e a volte anche i Politici.

Una gran brutta pagina della nostra storia. Craxi venne condannato per le sue condotte e anziché scontare le pene decise di rifugiarsi in Tunisia eludendo così le regole della giustizia italiana.

Ecco, dal 1985, le cose sono quindi diametralmente cambiate e io, come altri, penso che non si debba titolare una via ad una persona che ha prima violato le leggi e che poi si è sottratto alla pena inflittagli scegliendo la latitanza in una Nazione straniera.

Sono convinto che la corruzione, a tutti i livelli, non solo politici, sia il male forse peggiore che affligge la nostra nazione; penso che chi fa politica dovrebbe essere un esempio virtuoso nei suoi rapporti con la legge; penso che una Via debba onorare persone che hanno dato lustro alla nazione mantenendo atteggiamenti improntati a senso civico e disinteresse personale; penso che un Politico (con la P maiuscola) non debba dettare alla sua nazione, attraverso le leggi dello Stato, atteggiamenti di correttezza e poi, ipocritamente, nel silenzio, agire in contrasto con quelle disposizioni che i cittadini immaginano che siano rispettate.

Queste sono le ragioni che mi portano ad osteggiare la decisione di dedicare a Bettino Craxi una via del nostro Paese. Altri la pensano diversamente. Ad ogni santangiolino il compito di scegliere quale tesi fare propria.

Ugo Speziani

Sant’Angelo Lodigiano

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