«Motoseghe di destra e di sinistra: i veri ambientalisti meritano risposte»

La polemica sul taglio degli alberi a Lodi e la lettera di Giacomo Cofferati

Egregio direttore,

sinceramente comincio a pormi qualche domanda, come spero si ponga anche qualche altro cittadino lodigiano, sull’attuale giunta ma ancor di più sugli ambientalisti lodigiani; spero che anche l’opposizione in giunta comunale si ponga le stesse domande e le ponga alla maggioranza, perché vede caro direttore, durante il mandato in cui la giunta Casanova proponeva e metteva in essere progetti comprensivi del taglio di alcuni alberi gli ecologisti lodigiani s’indignavano tanto che l’attuale giunta ne ha fatto “cavallo di battaglia” in campagna elettorale, fino ad arrivare, una volta raggiunto l’obiettivo elettorale, a bloccare il progetto Esselunga, che comportava il taglio di due alberi, a suon di ricorsi al tar; successivamente cominciano a mettere in opera i loro progetti e ops viene tagliato l’albero alla rotonda di via San Colombano (svista tecnica durante i lavori sarà la spiegazione); durante la giunta Casanova si progettò la riqualificazione dell’Isola Carolina, si parlava di tagliare e sostituire alberi morti e/o morenti, levata di scudi degli ambientalisti capeggiati (casualmente da persona poi in corsa e infine eletto nell’attuale giunta) al grido di “non sono morti”, l’attuale giunta mette mano al progetto e partono le motoseghe con la giustificazione “sono piante morte e/o morenti e quindi pericolose” e qui sta la domanda: non sarà che qualcuno ha cavalcato l’onda ecologista per farsi eleggere?

Perché stranamente finché le motoseghe eran di destra le piante erano in splendida salute, ora che le motoseghe seghe sono di sinistra le piante sono morte o morenti.

Morte o no, di fatto in campagna elettorale han detto “x” e stan facendo “y”, penso che i cittadini lodigiani e i veri ambientalisti lodigiani abbiano diritto a risposte chiarificatrici.

Giacomo Cofferati

San Martino in Strada

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