LODI «Primarie del Pd, una scelta fra persone e programmi non una resa dei conti fra parti»

L’ex sindaco Aurelio Ferrari ha sostenuto la candidatura della Schlein: «Il vero avversario è questa destra-destra di governo che esprime disvalori e persegue arretramenti»

Caro direttore, desidero esprimere un paio di commenti, del tutto personali, sulle recenti primarie del Pd. È stata una consultazione del tutto libera e democratica finalizzata a scegliere la nuova Segreteria Nazionale del partito: una scelta fra persone e programmi, non certamente una resa dei conti fra parti.

La conclusione è far ripartire l’azione del partito sulla traccia degli ideali e dei valori fondamentali che tutti condividiamo e che certamente stanno al di sopra del “chi” guiderà il partito. Su ciò che, insomma, rappresenta la nostra proposta di società, di rapporti fra le persone e le varie componenti della società stessa; convinti, tutti, che le idee di equità, di pari dignità e di uguaglianza siano alla base di una maggior giustizia e di un vivere più umano.

Sul “chi” deve guidare il Pd, ognuno di noi ha espresso la sua libera scelta. Personalmente ho seguito dall’inizio Elly Schlein e l’ho votata, con la convinzione di poter avere e dare rispetto da e ad altre persone che hanno scelto Bonaccini; persone assieme alle quali perseguo gli ideali che ho espresso sopra e con cui mi sento vicino e solidale. Con molte sinceramente amico.

Alla gioia di una parte e a un po’ di delusione dall’altra deve insomma seguire un rinnovato, onesto e collaborativo impegno a rendere realtà quegli ideali.

Il vero avversario è questo destra-destra di governo, che esprime disvalori e persegue arretramenti : citare e criticare la posizione di Piantedosi sul fenomeno migratorio, gli inciampi di Valditara su questioni di elementare condivisione dei valori democratici, è cosa del tutto ovvia. Ma è un giudizio negativo che comprende anche Meloni che, pur da una posizione di apparente maggior capacità e serietà, percorre strade e persegue obiettivi ben diversi dai nostri.

Quanto poi alla posizione dei cattolici nel PDd, questione che mi pare stia producendo qualche distinguo, mi sembra di ritornare a discussioni già avvenute e superate: non può negarsi che forti valori umani (gli stessi che sopra ricordavo) coincidano con valori cristiani e che sulla strada di chi li persegue si incontrano quasi naturalmente persone di sinistra e cristiani.

Ci possono essere alcuni temi (ma, pur importanti, sono davvero pochi ) su cui vi siano opinioni diverse fra cristiani e persone storicamente di sinistra: è una consapevolezza che ci appartiene e su cui ci si confronterà nel momento delle eventuali decisioni, ma su cui, pur al limite della inconciliabilità, non può spezzarsi la solidarietà di una scelta di così radicale importanza quale il modello di società che come centro sinistra perseguiamo.

Come cattolici abbiamo il dovere, e la speranza, di saper vivere e testimoniare i valori in cui crediamo, pur consapevoli di una progressiva laicizzazione della società che ci riduce, via via, a minoranza. Personalmente però, mi conforta poter camminare insieme a persone che, provenendo da strade diverse dalle mie, manifestano valori umani che confortano il mio pensare cristiano.

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