LODI: «Limiti al commercio e alla circolazione con questo nuovo intervento»

CORSO UMBERTO C’è chi non è convinto delle mega aiuole da 111mila euro, anzi è fortemente preoccupato. Anche per la salute della quercia

Gentile direttore del Cittadino dott. Lorenzo Rinaldi, segnalo all’attenzione dei lettori che il contributo di Regione Lombardia “distretti del Commercio” viene usato dal Comune di Lodi anche per interventi che a parere di chi scrive, e non solo, finiranno per limitare il commercio e la sicurezza della circolazione. Questa la situazione che si sta prospettando in corso Umberto per il cantiere da 111mila euro e più avviato da qualche giorno tra l’ex Museo Civico e corso Adda. Una nuova grande aiuola lunga 20 metri e larga fino a oltre tre posizionata proprio dove anche recentemente si sono dovuti fermare mezzi di soccorso, con riduzione di spazi di manovra preesistenti e creando anche nuovi pericoli per i passanti. E un’altra grande aiuola rialzata attorno alla quercia, con uno sviluppo che sembra andare ben oltre l’apparato radicale dell’albero e una modalità esecutiva che ha visto un escavatore pesante diverse tonnellate lavorare proprio sopra le radici della pianta stessa. Pianta sottoposta recentemente a perizia per interessamento di uno dei subappaltatori, con un titolato agronomo che ha espresso più di una perplessità sulla salute dell’albero. Aiuola che inoltre riduce fortemente l’area a dehor storicamente concessa, anche da prima che nascesse l’attuale sindaco, ai pubblici esercizi del corso, quindi con l’effetto di una riduzione di entrate per il Comune in futuro. Altri dehor vicini peraltro non sono minimamente coinvolti da interventi di riduzione. Finora l’Amministrazione comunale non ha dato risposta alle ripetute istanze di confronto dei residenti che hanno scoperto la reale entità dell’intervento di “arredo urbano”, con profusione di granito e fioriere poi da curare, solamente a cantiere avviato. Già più volte purtroppo i cittadini di Lodi con qualche anno sulle spalle hanno visto il denaro delle loro tasse finire destinato a opere comunali che sembrano aver sofferto del “tocco della Medusa”, vedasi la triste storia del bar del Paesaggio e non solo. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, dice un proverbio.

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