Lodi: «Inclusione dei disabili ai centri estivi: la nostra scelta»

«Il Comune sostiene le famiglie, anche nei Grest parrocchiali»

Egr. Direttore, È stato posto all’attenzione dell’opinione pubblica, tramite alcuni quotidiani nazionali, il tema dei Centri estivi non accessibili o di fatto negati a bambini e ragazzi con disabilità a causa della mancanza di educatori dedicati o per la richiesta di alcune Amministrazioni Comunali di contributi extra per pagare gli educatori per questi bambini e ragazzi. Una discriminazione silenziosa che si ripete ogni estate e che costringe molte famiglie a rinunciare ai centri estivi , prendendo periodi di congedo, a fare pesanti rinunce e impedendo la frequenza dei centri estivi a questi bambini e ragazzi che proprio avrebbero più bisogno di frequentare situazioni il più possibile socializzanti. Non tutti i centri estivi dispongono di un numero sufficiente di educatori o di educatori preparati e le Amministrazioni Comunali spesso sono in difficoltà economica a soddisfare queste esigenze , che non possono essere coperte con il misero contributo mensile della misura B1 di 65 euro che ovviamente non copre che pochissime ore di educativa. Un servizio , quello dei centri estivi, che in molte realtà, si rivela inclusivo solo per alcuni e solo a certe condizioni economiche visto che spesso sono le famiglie a dover pagare l’educatore per il proprio figlio.

Ma a Lodi questo non succede perché la nostra amministrazione ha scelto di accogliere nei centri estivi, estesi questo anno a sei settimane, tutti i ragazzi e i bambini con disabilità per tutto il tempo necessario e per tutte le ore richieste. Nessuno viene discriminato, nessuno resta a casa, nessuno ha riduzioni orarie. È una scelta precisa e voluta fortemente che impegna più di 100 mila euro all’anno a cui aggiungere il contributo per i Grest parrocchiali per coprire anche il mese di giugno. Certo potremmo disquisire a lungo sul fatto che non è giusto che queste spese ricadano interamente sulle Amministrazioni comunali (Stato e Regione dove siete?) ma sarebbe ancora meno giusto far ricadere costi aggiuntivi sulle famiglie con figli già in situazione di difficoltà.

Allora forse quando ci lamentiamo giustamente, per una buca sulla strada o un prato non regolarmente tagliato, ricordiamoci che una parte delle somme di spesa corrente, forse destinate a quelle manutenzioni, sono state impiegate per dare un servizio importante e inclusivo che, per una precisa scelta politica , vuole pensare prima di tutto a far stare bene nostri bambini e ragazzi, soprattutto quelli che necessitano di più attenzione e bisogni. Lodi è inclusiva e l’inclusione è responsabilità di tutti per costruire comunità creative, accoglienti e sane.

*Consigliera Comunale PD Furegato Sindaco , Lodi

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