Lodi: «Dai 5 Stelle dichiarazioni inaccettabili e mistificatorie sul caso Uggetti»

La difesa del Partito democratico

La recente pubblicazione delle motivazioni con cui la Corte di Cassazione ha annullato, il 31 marzo scorso, la sentenza di appello del Tribunale di Milano che aveva assolto gli imputati del processo Uggetti rinviando ad un nuovo processo che si terrà nei prossimi mesi, sono state l’occasione per i 5 Stelle lodigiani di rilasciare dichiarazioni inaccettabili e mistificatorie che meritano alcune puntualizzazioni.

Occorre innanzitutto ricordare che il processo è ancora aperto, deve essere rifatto il giudizio di Appello e le sorprese, nel bene e nel male, come abbiamo visto non sono mancate. Per cui, ai 5 Stelle, consiglieremmo prudenza e attesa della conclusione del processo. Ma il fatto che sconcerta, ripetiamo, a processo ancora aperto, è mischiare fatti politici (e anche la polemica politica) con gli atti giudiziari ancora in corso.

Parlare, come è stato fatto, riferendosi alla Giunta Uggetti, di “modus operandi che auspichiamo non abbia più nulla a che vedere con la nostra casa comunale” rappresenta un giudizio sommario e mistificatorio su quella amministrazione mischiando “presunte irregolarità” ancora da definire in sede giudiziaria con l’operato di una Giunta e di una maggioranza che hanno operato con dinamismo, progettualità e realizzazioni concrete (dalla conclusione dell’Università e della Piscina coperta Faustina, alla piazza del quadrilatero Albarola, alla diffusione della raccolta porta a porta a tutta Lodi, alla estensione della rete di teleriscaldamento, ecc.) che hanno migliorato la nostra città.

Un conto è muovere rilievi politici, altra cosa evocare in modo strumentale una vicenda giudiziaria ancora aperta dopo 6 anni. Casomai, dovrebbero essere questi tempi infiniti che si aggiungono ad una sproporzione dell’azione giudiziaria rispetto all’entità dei fatti, a suscitare preoccupazione e sdegno per chi ha a cuore la Giustizia e rifiuta il giustizialismo. Considerando oltretutto che in entrambi i gradi di giudizio, quello in primo grado a Lodi di condanna e quello di secondo grado di Milano di assoluzione, veniva riconosciuta la mancanza di interesse personale e la volontà di perseguire l’interesse pubblico.

L’invito, infine, al Sindaco Furegato e alla sua giunta di “lavorare sempre nella legalità e nel reale interesse della collettività” appare quanto di più scontato e francamente risibile ci possa essere. Stiano tranquilli i 5 Stelle, sarà così!

Segreteria provinciale PD

Segreteria cittadina PD

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