«Liste d’attesa, tema di assoluto rilievo: è una priorità della direzione generale»

Il direttore generale dell’Asst risponde ad Anna Josè

Gentile direttore,

vorrei rispondere alla lettera che mi ha indirizzato la signora Anna Josè Buttafava attraverso le colonne del “Cittadino” pubblicata giovedì 11 ottobre con il titolo «Visita di controllo, caro direttore Grignaffini devo rivolgermi alla sanità privata?».

Sono arrivato alla direzione dell’ASST di Lodi all’inizio di gennaio e mi rendo conto di quanto la questione dei tempi d’attesa sia un tema di assoluto rilievo su tutto il territorio del Lodigiano, così come nel resto della Regione Lombardia ed a livello nazionale.

In linea generale, l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale applica le linee guida indicate a livello nazionale per le visite e le prestazioni di controllo in ambito oncologico e non oncologico, la cui tempistica va comunque sempre valutata e interpretata dal clinico in base alla gravità della patologia e può quindi variare da pochi mesi ad alcuni anni.

È un aspetto importante, su cui vale la pena soffermarsi, affinchè i nostri pazienti possano meglio comprendere alcuni tempi di programmazione degli esami. Ad esempio, su un caso oncologico di patologia mammaria dimessa dopo un intervento chirurgico, è corretto, secondo le linee guida, dare la mammografia di follow up a 12 mesi. Così come, nel caso della patologia oncologica benigna, in molto casi dopo l’intervento chirurgico, il relativo esame di controllo è programmato a 5 anni.

È chiara, tuttavia, la difficoltà dei pazienti di provvedere autonomamente alla prenotazione di controlli e visite programmate. Per questo motivo è una priorità di questa Direzione potenziare la presa in carico dei pazienti oncologici e affetti da patologie croniche, estendendo progressivamente a tutta l’ASST un percorso più veloce ed efficace per la prenotazione degli esami di controllo, sulla scia di quanto già avviato in fase sperimentale con il progetto “Follow Me” a partire dalla seconda metà del 2022. Il progetto già prevede che pazienti dimessi dopo intervento per tumore della mammella o del colon ricevano la prenotazione, al momento della dimissione, di tutti gli accertamenti necessari. Questa modalità sarà estesa nel 2024 alle altre patologie oncologiche, partendo dal melanoma. Lo stesso principio lo vorremmo applicare ai pazienti cronici, costruendo un modello virtuoso che coinvolga anche il MMG.

Nel frattempo stiamo cercando di approfondire la situazione della signora e di suo marito per valutare il caso specifico insieme a loro.

Guido Grignaffini

direttore generale Asst Provincia di Lodi

Lodi

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