Le razzie negli oratori e il problema della sicurezza

L’amara riflessione da Sant’Angelo

È ormai da qualche tempo che una banda di malviventi, nella zona di Sant’Angelo sta mettendo a segno una serie sistematica di furti accompagnati, non di rado, da vandalismi gratuiti. A essere presi di mira in particolare i centri sportivi e gli oratori. I ladri non ancora identificati, ma pare ancora giovani, sono riusciti ad entrare finora negli oratori di San Rocco, Vidardo, Valera Fratta, Caselle Lurani e hanno tentato, senza riuscirci, di depredare anche quello di Marudo. Ogni volta si ripete il medesimo copione: scasso con piede di porco, cassetti e armadi messi a soqquadro, patatine e bibite consumate sul posto, qualche pallone trafugato, tanta confusione ed un bottino ogni volta assai magro, tanto da chiederci: “Perché rischiare?”. Al di là del disagio e dei danni che si creano in questi casi, a volte ben più pesanti della perdita della merce rubata, fa specie questo accanimento, accompagnato da gesti di spregio, verso luoghi dove si sa bene che di soldi non ne girano molti e di cose preziose da rubare proprio non ce ne sono, ma che sono quelli in cui tanti ragazzi, forse non tanto più giovani di questi ladri, si ritrovano per trascorrere un po’ di tempo insieme e fare due tiri al pallone.

A meno che si tratti di un “divertimento”, un modo per rompere la noia e sprigionare adrenalina, per il resto ci sembra che la fatica non vale di sicuro la candela, oltre al fatto che il proprio malessere non si supera recando danni al prossimo. Pur essendo direttamente coinvolto, come Vicario Locale sento il dovere di esprimere una parola di vicinanza agli altri parroci del vicariato di Sant’Angelo Lodigiano per quanto subito.

L’intrusione da parte dei ladri, il rovistare tra le proprie cose e il disordine creato, lasciano sempre sgomenti e la bruttissima sensazione di essere stati violati, per non parlare di qualche fondato timore per il futuro.

Senza voler colpire nessuno e cedere ad inutili polemiche, è tuttavia evidente che s’impone seriamente il problema della sicurezza come dell’impossibilità allo stato attuale, da parte delle stesse forze dell’ordine, di poter intervenire, arginare il fenomeno, identificare i colpevoli e assicurarli alla giustizia facendo pagare a loro i danni arrecati. Purtroppo la carenza di organico ed una legislazione spesso troppo garantista verso chi delinque, anziché sostenere la certezza della pena, fa si che le nostre borgate siano alla mercé di questi teppisti che fanno e disfano come vogliono, sicuri di non essere presi e comunque di rimanere impuniti. Tutelarsi con sistemi di allarme e di videosorveglianza, non pare essere comunque una soluzione e rappresenterebbe un’ulteriore spesa a volte insostenibile per queste realtà le cui attività non hanno, come sappiamo, fini di lucro.

A questo punto, dato che non è possibile e forse rischioso organizzare in modo autonomo un sevizio di guardia, forse vale quasi la pena lasciare le porte dei nostri oratori aperte con un cartello rivolto direttamente ai ladri: “Servitevi pure… i pochi spiccioli li trovate nel cassetto, se potete lasciate in ordine, grazie!”. e Vicario Locale

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