«L’abbattimento completo degli alberi in viale Cappuccini ha suscitato malcontento tra i cittadini»

Il commento del Pd di Casalpusterlengo

Molto è stato detto sul progetto di riqualificazione del viale dei Cappuccini che negli ultimi giorni ha generato molto malcontento tra i cittadini, dopo aver osservato l’abbattimento completo degli alberi da inizio del viale fino all’intersezione con via Olimpo.

In passato, una scelta simile è stata fatta sul viale della Stazione, alla fine degli anni novanta. Il primo progetto prevedeva l’abbattimento degli alberi, perché interferivano con la fognatura da rifare e le radici rovinavano i marciapiedi; ma a seguito di approfonditi dibattiti si predispose un secondo progetto che partiva dalla conservazione degli alberi e prevedeva, in quel caso, l’allargamento delle aiuole e lo spostamento dei pullman su Via Crema/Adda.

Tra i due progetti si scelse il secondo e dopo vent’anni i tanto bistrattati alberi sono ancora al loro posto belli, vivi e ombrosi.

Nel caso del Viale dei Cappuccini ci sono voluti due anni di annunci per un semplice progetto di ri-pavimentazione del Viale, in cui nessuna possibilità di sopravvivenza è stata data ai suoi storici tigli.

Il progetto di cui i cittadini stanno manifestando la propria indignazione non aumenta la sicurezza di pedoni e ciclisti, che continueranno a convivere sul marciapiede, nemmeno riguarda tutto il viale, ma solo il primo tratto, non ragiona ad esempio sul tratto scolastico, sull’intersezione con la Mantovana o il tratto del Santuario. Per mesi la maggioranza ha ostentato il coraggio che è occorso per fare questo progetto, senza alcuna ambizione in realtà verso non solo la Casale di oggi, ma quella di domani. Se pensiamo infatti come l’eliminazione del traffico pesante e extraurbano, con la tangenziale, dalla Mantovana, e la conseguente eliminazione dei semafori, trasformi questa strada e la vecchia Via Emilia in una sorta di circonvallazione interna utile per muoversi in città velocemente.

In questa ottica sarebbe possibile alleggerire il traffico sulle strade interne favorendo la mobilità di bici e pedoni: utenti privilegiati delle scuole, dell’oratorio dei Cappuccini e delle attività ricreative, che oggi si sono insediate sulle nuove piazze che hanno coperto il Brembiolo in centro. È quella zona ormai il nuovo centro sociale e commerciale della città: favorire l’aggregazione di cittadini è sicuramente funzionale anche alle esigenze del comparto commerciale oggi prevalentemente legato alla ristorazione e alla somministrazione.

Quindi, un secondo progetto che non guardava al passato, ma rivolto al futuro, con più spazi per bici e pedoni, per la socialità e il commercio, con maggior sicurezza e con un traffico ordinato, oltre che rispettoso degli storici tigli.

Non sappiamo se questo progetto avrebbe convinto tutti, ma la città avrebbe potuto scegliere, fare delle valutazioni e decidere verso quale idea di futuro incamminarsi.

Si è deciso di non consentire scelte, di non consentire alcun ragionamento, ci siamo trovati di fronte al fatto compiuto, un fatto irreparabile; come già accaduto per i lavori sul colatore, dove è stato preso per buono quello che veniva presentato senza osservare esempi in altre città europee, nonostante il Sindaco respiri spesso l’aria dei paesi oltre le Alpi.

Ora ci troviamo di fronte a un fatto: abbiamo perso i tigli e un po’ anche la nostra identità.

Partito democratico

Casalpusterlengo

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