«La versione ufficiale su Ustica e le parole di Giuliano Amato»

Dopo la tragedia aerea di 43 anni fa, il ricordo di Vittorio Robbiati

Spettabile Direttore chiedo cortesemente di pubblicare la mia testimonianza riguardo la tragedia di Ustica. Dopo le dichiarazioni del politico Amato riportate dal Corriere sulla tragedia di Ustica vorrei fare alcune precisazioni. Sono un ottantenne senza incarichi politici, facevo il contadino, però ho sempre letto il Corriere della Sera che spiegava molto, molto bene quel che, probabilmente, era successo in quella tragedia di 43 anni fa ad Ustica. Basta sfogliare il Corriere di quel tempo. I miei ricordi, dalla lettura del giornale, sono che in quelle acque c’era in corso una esercitazione della NATO, finta esercitazione perché in pratica aspettavano che transitasse l’aereo di Gheddafi di ritorno in Libia e su quella rotta. Ma qualcuno del governo Italiano aveva avvisato Gheddafi dell’agguato per acquisire le sue simpatie. Alla soffiata Gheddafi cambia completamente rotta ma invia nei pressi di Ustica 3 caccia Libici ( i famosi Mig). Nel combattimento aereo che ne è seguito tra i caccia Nato ed i Mig Libici un missile ha colpito l’aereo di linea che stava sfortunatamente transitando. A testimonianza di questo, dopo una ventina di giorni, era stato ritrovato su un’isolotto uno dei caccia Libici abbattuto con il relativo pilota morto. Questo quanto mi ricordo che riportava il Corriere a suo tempo. Su quanto scriveva il Corriere tutto quadra, le circostanze, i tempi, i luoghi, il caccia Libico. Oltre ad Amato anche Cossiga aveva fatto, a suo tempo, una simile dichiarazione. Poi sembra ci sia stato il depistaggio che tutti conoscono fino alla sentenza della bomba a bordo. Ringrazio dell’ospitalità.

Vittorio Robbiati - Tavazzano

Gentile Robbiati, le parole di Giuliano Amato dei giorni scorsi hanno fatto molto discutere e confermano, ancora una volta, come nel nostro Paese alcuni episodi che sono destinati a diventare Storia siano ancora controversi, sia per quanto concerne le origini, sia per quanto riguarda il loro svolgimento. Dopo l’intervento dell’ex presidente del Consiglio - che tra le altre cose ha invocato chiarezza da parte francese su quanto avvenuto nella base militare corsa di Solenzara - il Partito democratico ha annunciato una interrogazione al governo per chiedere di accertare la verità. Basterà? Credo proprio di no. E riallacciandomi a quanto detto in premessa, sono convinto che solo gli storici, lavorando con rigore e senza pressioni politiche, potranno stabilire la verità fattuale. Ma temo, ci vorranno decenni.

Lorenzo Rinaldi

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