«La pediatra dei miei figli ha cessato servizio e al momento non ho notizie certe sulla sua sostituzione»

La lettera di Daniele Caminati

Gentile Direttore,

riferendomi al Suo articolo pubblicato nei giorni scorsi dal titolo “SOS medici e elezioni regionali, facciamo sentire la nostra voce”, in attesa di sentire quella dei futuri e spero tanti consiglieri regionali espressi dal territorio, voglio far sentire la mia.

Nelle settimane scorse 2 pediatre hanno cessato il servizio nella nostra città, una è stata sostituita provvisoriamente, come se il pediatra fosse qualcuno che serva per un paio di mesi e poi non sia più necessario, da un medico proveniente da Pavia mentre per l’altra, che aveva tra i suoi assistiti i miei figli di 8 e 3 anni, al momento non si hanno notizie certe riguardanti la sua sostituzione nelle prossime settimane, mesi, anni…

La tanto decantata efficiente sanità lombarda costringe il sottoscritto e probabilmente altri genitori a far assistere i miei figli, in un periodo critico com’è quello dell’attuale stagione invernale, da una pediatra che ha il proprio ambulatorio a 13 km (tredici chilometri) di distanza, in quanto nella città di Lodi non sono attualmente disponibili pediatri, una situazione che definire assurda è riduttivo!

Sono conscio del fatto che non sono l’unico a trovarmi in questa situazione, ho conoscenti con genitori anziani e cagionevoli di salute che devono portare il proprio congiunto a 10 e più chilometri di distanza, tralasciando il fatto che non tutti possono magari contare sull’appoggio dei figli e/o parenti per poter accedere all’ambulatorio del medico.

La mia voce è un grido di allarme e nello stesso tempo di rabbia verso un sistema, gestito dalla Regione Lombardia, che da anni viene trascurato e impoverito per mancanza di previsione (non ci vuole un particolare acume per capire che un medico ad una certa età va in pensione) o per una deliberata volontà di favorire la sanità privata che ormai prende sempre più piede anche nella nostra città.

Non tutti possono e anche vogliono pagare un’assistenza che deve essere garantita e organizzata in questo caso dalla Regione; gli attuali consiglieri regionali del nostro territorio, tra l’altro espressione della maggioranza che governa Regione Lombardia da decenni, in questi anni di mandato quali iniziative hanno preso, quali soluzioni hanno proposto per affrontare la problematica?

Chiudo nella speranza, spero non vana, che questa situazione critica presto possa risolversi e che la prossima Amministrazione regionale, che mi auguro sia di diverso orientamento politico rispetto all’attuale, possa trovare la soluzione affinché i medici di base/pediatri di libera scelta non pretendo siano vicini di casa ma nemmeno difficoltosi da raggiungere.

Daniele Caminati

Lodi

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