
Lettere al Direttore / Basso Lodigiano
Mercoledì 08 Ottobre 2025
La lettera della consigliera Rizzi di Codogno: «È paradossale interpretare le mie parole come giustificazione della violenza»
RAGAZZI ARMATI DI COLTELLO La replica dopo l’intervento in aula sul tema della sicurezza
La consigliera Fontanella esprime un concetto tanto chiaro quanto, evidentemente, complesso: i ragazzi che girano armati sono pericolosi per se stessi e per gli altri. Era proprio questo il senso del mio intervento in sede di confronto con il Prefetto durante la seduta del Consiglio comunale di lunedì 26 settembre. Trovo davvero paradossale che si vogliano interpretare le mie parole come una giustificazione della violenza, quando il senso del mio discorso era esattamente il contrario: il ricorso alla giustizia “fai da te” deve essere assolutamente condannato e prevenuto, così come deve essere scongiurata qualunque deriva nel ricorso alle armi e alla violenza.
Il mio intervento andava nel senso di una richiesta di continuare a mantenere l’attenzione, richiesta rivolta alle istituzioni perché si facciano carico del disagio, del senso di insicurezza e del disorientamento che attanagliano il mondo giovanile, e non solo. Troppo spesso (ed è successo anche nella seduta del Consiglio) si tende a far confluire tutto il tema delle problematiche giovanili sotto la definizione di bullismo, che è un fenomeno grave e purtroppo diffuso, ma che non è l’unico elemento meritevole di attenzione. Chi come me lavora nella scuola si trova ad affrontare quotidianamente una quantità di situazioni complesse, che necessitano di risposte adeguate. Per dare queste risposte si creano sinergie, si istituiscono reti e collaborazioni, si attuano progetti, si mettono in campo risorse. Non si cerca la polemica, ma il dialogo, non si cerca lo scontro, ma l’incontro. La portavoce della Lega, nel suo commento pieno di espressioni ad effetto, afferma che un ragazzo che gira armato di coltello è qualcuno da cui bisogna difendersi. E io le chiedo: come? Con un’altra arma, più potente ed efficace?
D’altra parte, la tendenza degli esponenti della maggioranza ad usare gli attacchi personali investendo anche la sfera professionale altrui, ad estrapolare le frasi dal contesto, ad insinuare conseguenze che sfuggono alla loro possibilità di verifica è ampiamente nota: si tratta di strumentalizzazione politica, di una strategia già sperimentata, e non solo a livello locale, che una certa parte politica utilizza specialmente quando viene posta di fronte a un problema che non sa o non vuole affrontare, oppure quando si trova in un contesto di evidente difficoltà e ha bisogno di fare la voce grossa per marcare il territorio.
Come abbiamo avuto modo di ribadire in molteplici occasioni, ricevendo sempre risposte approssimative e generiche rassicurazioni, esiste un problema di sicurezza che investe le fasce più giovani della popolazione ed è un preciso dovere degli adulti, in particolare delle istituzioni e degli amministratori, farsene carico, cercando la più ampia collaborazione, anche nelle opposizioni.
Come Gruppo Consiliare PD ci siamo sempre resi disponibili alla collaborazione e abbiamo anche avanzato varie proposte, con riscontro praticamente nullo.
Riguardo poi alla preoccupazione della consigliera Fontanella sull’impressione che il mio intervento possa aver fatto sul Prefetto, mi sento di tranquillizzarla: da anni collaboro istituzionalmente con la prefettura e già in coda agli interventi in aula consiliare ho avuto modo di confrontarmi brevemente con il Prefetto allo scopo di proseguire la proficua ed operativa sinergia che vede le istituzioni agire sul territorio andando ad intercettare i bisogni e a fronteggiare il disagio, guardando in faccia i problemi e non nascondendosi dietro le inutili e sterili strumentalizzazioni.
Antonia Rizzi, consigliere comunale di Codogno
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