«La grande logistica appena inaugurata cambierà il volto del nostro paese»

La lettera di Saverio Contini, capogruppo di “Vivere Sordio”

Con 21.000 pacchi lavorati ogni ora, la logistica appena inaugurata a Sordio è il più grande stabilimento GLS in Italia, un insediamento di dimensioni enormi che impatta su una realtà con meno di 3500 abitanti. Senza demonizzare un’attività produttiva di tale portata, restano i dubbi su una scelta che cambierà per sempre il volto del nostro paese.

Al di là delle conseguenze sull’ambiente e sulla qualità della vita per l’incessante via vai di mezzi pesanti - aspetto che ho già evidenziato in un mio precedente intervento sulla stampa - c’è la preoccupazione per la mancanza di una vera strategia di governo del territorio come testimonia il mancato aggiornamento del nostro Piano di Governo del Territorio (PGT), strumento importantissimo per tracciare le linee guida per uno sviluppo sostenibile. L’attuale maggioranza, infatti, non ha mai fatto alcun riferimento alle attività logistiche nei programmi elettorali e nemmeno nel Documento Unico di Programmazione (DUP) dell’ente, in cui vengono definiti gli obiettivi strategici, le linee guida e le azioni concrete da intraprendere per raggiungere tali obiettivi.

Anche nel confronto con la Provincia di Lodi per la revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) in corso in questi mesi, ci chiediamo quali proposte siano state avanzate dal nostro sindaco per rendere più compatibile lo sviluppo delle aree produttive, che nel Nord Lodigiano ha subito una forte accelerazione, con la conformazione del territorio, le esigenze viabilistiche, la tutela dell’ambiente, la salute e benessere dei cittadini.

Pari attenzione richiede il tema della manodopera, perché se è vero che l’apertura della nuova logistica porterà fino a 180 assunzioni, è altrettanto vero che la tutela della salute, della qualità del lavoro e della dignità dei compensi non sono sempre garantiti.

Al taglio del nastro del nuovo hub logistico il sindaco non ha fatto mancare la sua presenza.

Vorremmo vedere la stessa solerzia anche nel supporto alle nostre attività di vicinato che devono affrontare ogni giorno problematiche economiche e burocratiche. Solo un esempio: l’edicola del paese chiuderà il 30 giugno e al momento non abbiamo notizie su una possibile nuova gestione, nè sappiamo se l’amministrazione, benché non di sua stretta competenza, abbia promosso il coinvolgimento di operatori economici interessati a un servizio che in una realtà come Sordio non può mancare.

Saverio Contini

Capogruppo “Vivere Sordio”

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