«La degenza oncologica di Codogno ha portato miglioramenti strutturali»

La lettera del dottor Giovanni Ucci, direttore dipartimento medico - Uoc Oncologia Asst Lodi

Leggo da “Il Cittadino” che il comitato civico ospedali Codogno-Casalpusterlengo esprime perplessità riguardo alla funzionalità della degenza oncologica appena attivata nell’Ospedale di Codogno, definendola “un’oncologia a bassa intensità”. Se così fosse difficilmente i competenti uffici regionali avrebbero autorizzato e accreditato il reparto. L’oncologia è considerata una degenza semi-intensiva dal punto di vista assistenziale e solo se vengono garantiti standard strutturali ed assistenziali adeguati può essere accreditata. In realtà la degenza oncologica di Codogno nasce dal trasferimento del reparto degenza di Casalpusterlengo chiuso nel 2020 causa COVID. Sulle motivazioni della chiusura del reparto non credo sia necessario dilungarsi. Nel 2020 molte degenze oncologiche furono chiuse di necessità non senza danni, purtroppo, per i pazienti con patologie oncologiche. Quando nel 2021 è stato possibile ipotizzare la riapertura del reparto, l’evoluzione organizzativa aveva fatto sì che l’ospedale di Casalpusterlengo fosse destinato a diventare presidio territoriale ed ospedale di comunità.

L’unico presidio del Basso Lodigiano in grado di assicurare servizi diagnostici ed assistenziali adeguati per una degenza Oncologica era quello di Codogno. Nella nuova sede il reparto ha guadagnato dal punto di vista strutturale, con camere con bagno (di cui una a bassa carica batterica per i pazienti neutropenici ed immunodepressi): un significativo miglioramento del confort richiesto da anni ma che a Casalpusterlengo non sarebbe mai stato possibile realizzare. Dal punto di vista assistenziale la casistica che verrà accettata sarà analoga a quella curata fino al 2020 a Casalpusterlengo, senza nessuna differenza anzi con la maggior sicurezza di un ospedale che offre anche un servizio di rianimazione.

Occorrerà qualche mese per andare a regime ma il rodaggio, prima dal 14 dicembre con i pazienti COVID e da fine gennaio con quelli oncologici del basso lodigiano, sta procedendo senza intoppi: mentre scrivo il reparto è al completo con 9 letti occupati da casi oncologici ed uno da un caso di competenza internistica affidato alle cure dei colleghi della medicina.

Colgo l’occasione per ringraziare la direzione per la disponibilità ad assecondare le nostre richieste e le colleghe (l’équipe medica dell’oncologia è quasi tutta al femminile), i colleghi, le coordinatrici e tutto il personale dell’Oncologia per la collaborazione.

Dottor Giovanni Ucci , direttore Dipartimento Medico – UOC Oncologia ASST Lodi

© RIPRODUZIONE RISERVATA