«Il sindaco ha finito il rodaggio, adesso agisca partendo da viale Milano»

La lettera di Stefano Buzzi e Domenico Ossino

Siamo quasi ad un anno dall’insediamento di chi governa Lodi, fino ad oggi non siamo intervenuti sulle tematiche inerenti alla città, ma ora, presumendo che il rodaggio e diversi tagliandi siano stati fatti, è arrivato il tempo di intervenire da parte nostra sulle cose che, secondo noi, non vanno, non in modo polemico, ma con osservazioni costruttive, per migliorare la qualità dei servizi e la vita della comunità di Lodi.

Prima di illustrare quello che per noi è un grattacapo, poniamo un quesito all’amministrazione Furegato: viale Milano è soggetta al divieto ai mezzi pesanti si o no? Se si, vogliamo sistemare questa anomalia?

Ci sono voluti quattordici anni (agosto 2015), per correggere il cartellone sulla via Emilia (tangenziale) a San Grato, dove campeggiavano le indicazioni per Brescia, Bergamo e Crema, che invitavano gli automobilisti provenienti da Milano ad entrare in città da questo svincolo.

Un percorso diventato inutile dal 19 novembre 2001, giorno dell’inaugurazione della nuova tangenziale, ma a distanza di otto anni, quel cartellone necessità ancora di correzione: non ci sono più le indicazioni per Brescia, Bergamo e Crema, ma manca il segnale di divieto di ingresso in città per i mezzi pesanti, se non autorizzati, come invece esiste nella direzione opposta.

Viale Milano è l’unica arteria cittadina di ingresso in città dove la regolamentazione della viabilità non è chiara.

Questa è una strada ad alto tasso viabilistico non ben regolato, che tutti i giorni è percorsa da mezzi pesanti che rendono pericoloso il tratto viario (betoniere, ribaltabili), costellato di attraversamenti pedonali, fermate bus e fiancheggiato da piste ciclabili, A questo si aggiunge la mole di traffico che, da quando è stata modificata la viabilità alla rotonda della Faustina, entra da San Grato, proprio per evitare le lunghe file in tangenziale, creando le stesse proprio su viale Milano.

Nessuno si è reso conto di questo cambiamento? Non è il caso di porre rimedio variando la viabilità, magari con dei sensi unici efficaci ed arrivare a vietare l’ingresso in questa arteria ai non residenti?

In questo ultimo periodo abbiamo appreso, ad esempio, che a Milano ci sono state diverse vittime della strada, tutti ciclisti travolti e uccisi da mezzi pesanti, sui Bastioni di Porta Nuova, piazzale Loreto/viale Brianza, Corso di Porta Vittoria, via Comasina. Una triste scia di gravi incidenti tra camion e biciclette. Il Comune di Milano sta cercando di trovare una soluzione a quella che sta assumendo sempre più i tratti di una strage, a Lodi per intervenire aspettiamo che prima ci siano le vittime?

Stefano Buzzi

Segretario Provinciale Italexit

Domenico Ossino

Segretario cittadino Italexit

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