Il problema della fruibilità della piscina per il nuoto libero

Lodi

Gentile direttore,

siamo un gruppo di amanti del nuoto che Le scrive nella speranza di portare all’attenzione del neosindaco e della sua squadra il problema della fruibilità della piscina comunale Faustina per il nuoto libero. Non solleviamo dubbi sull’avanguardia della struttura ma sulla sua gestione che, a nostro avviso, ha diretto i propri interessi verso il business, dimenticando che oltre agli incassi esiste anche una funzione di pubblica utilità della nostra unica piscina coperta, che di sicuro è antieconomica ma va comunque garantita: quella del nuoto libero.

Ormai è diventato impossibile e stressante, per un nuotatore libero, tentare di accedere al servizio nelle fasce di massimo afflusso: nei giorni feriali, fra le 17 e le 20, vengono messe a disposizione (a seconda dei giorni e comunque sempre in funzione delle adesioni ai corsi) una o due corsie da 25 metri - a volte nessuna - e due corsie da 50 metri.

Noi, che non siamo fenomeni dell’agonismo ma soltanto cittadini che lavorano tutto il giorno e pagheranno le tasse che hanno finanziato la costruzione di questa piscina per altri 20 anni, vogliamo soltanto che vengano rispettati anche i nostri diritti.

Siamo disposti ad aprire un dialogo con il sindaco e la società al riguardo e lasciamo a disposizione i nostri recapiti. La proposta è quella di garantire una fascia protetta, come avviene anche per altri servizi pubblici, nei più comuni orari extralavorativi: nei giorni feriali, dalle 17 alle 20, e nel fine settimana almeno la mattina.

Non ci rassegniamo a smettere di nuotare per favorire il puro business e pensiamo che questa sarebbe un’ottima occasione, visto il precedente scandalo che ha portato alle dimissioni di Uggetti e allo stravolgimento del cda dello Sporting, per dare un segnale che le cose stanno veramente cambiando (in meglio).

Annalisa Toscani

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