Lettere al Direttore / Centro Lodigiano
Giovedì 24 Ottobre 2024
«Ennesimo attacco al calendario venatorio nel silenzio della Federcaccia lodigiana»
La voce di uno storico cacciatore
Da appassionato cacciatore con 50 licenze vissute fin ora, a da Federcacciatore fin dal primo porto d’armi, non riesco a passar sopra o oltre, a ciò che Federcaccia Lodigiana non ha fatto e taciuto. Abbiamo ricevuto e sopportato l’ennesimo attacco meschino al calendario venatorio regionale con le conseguenze che tutti noi appassionati della caccia ben conosciamo; Federcaccia Lombardia ha smontato tutte le menzogne riportate nel ricorso presentato dai nostri nemici pur di suffragare il loro dire; a Lodi poi siamo stati chiamati in causa persino dal Comitato Fiasp Lodigiano per la peste suina, e la nostra Federcaccia Provinciale dov’era, dov’è? Chi l’ha vista o sentita?
Il presidente provinciale ha ben pensato di non dover intervenire pubblicamente per far sentire la voce di Federcaccia, per sostenere in terra Lodigiana la nostra passione, i nostri diritti, il rispetto che da cittadini cacciatori ci spetta; ha preferito lasciar correre, non scendere in campo, non confrontarsi e dialogare neppure con i propri cacciatori. Che ci sta a fare?
Vero che per far ciò si dovrebbe essere conoscitori delle peculiarità del mondo venatorio e di Federcaccia in particolare, amare la caccia e soprattutto avere Federcaccia nel cuore e nel proprio DNA; e a oggi, fine ottobre, a oltre un mese dai fatti, per quanto a mia conoscenza, il presidente provinciale non ha tenuto alcun incontro con i presidenti (assemblea) e non si è fatto vedere sul territorio nelle nostre sezioni, per portare l’operato della nostra Federazione Regionale sempre attenta e attiva a difesa della caccia e di noi cacciatori, e spiegare almeno che il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), grazie all’intervento di Federcaccia Lombardia, con la sentenza n. 02298/2024 ha dichiarato in parte improcedibile e per la restante parte ha respinto il ricorso presentato da Lac, Wwf, Lipu ecc. riconoscendo il ruolo dei cacciatori e della caccia.
Non oso immaginare cosa non avrebbe fatto se avessimo perso il ricorso. Un silenzio assordante ed un’assenza ingiustificabile del presidente di Federcaccia Provinciale di Lodi.
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