Elezioni comunali a Sant’Angelo, basta dare deleghe ai soliti noti non più credibili

Le lettera aperta di Costantino Callegari al commissario prefettizio di Sant’Angelo

Egr. Dott. Carnabuci

come cittadino di Sant’Angelo Lodigiano mi permetto di portare alla sua attenzione alcune problematiche o meglio malcostumi che da troppo tempo e quotidianamente si presentano nella nostra cittadina. Scrivo a lei perché è il nuovo interlocutore, garante delle legalità, della efficienza delle istituzioni locali e non per ultimo il fatto che lei è una figura istituzionale indipendente e libera da potenziali “interferenze” di carattere prettamente elettorale.

Le tematiche su cui intervenire sono molte, io ne evidenzio alcune e la cosa curiosa è che il centro storico spesso è il luogo prescelto, quindi non mi riferisco quindi a luoghi “lontani e sperduti”.

Parcheggi “selvaggi”, spesso siamo privati del diritto di percorrere un marciapiede in sicurezza, ricordando che ci sono anche disabili su una carrozzina o mamme con il passeggino, la difficile mobilità delle auto nel centro storico, i rifiuti abbandonati ed in certi casi ci troviamo di fronte a “piccole discariche” e non per ultimo i rifiuti organici dei quattro zampe in tutte le loro “espressioni” ben visibili sui marciapiedi. Il diritto di possedere un cane comporta il dovere di tenere pulite le strade.

Le regole già ci sono, si facciano semplicemente rispettare, è importante far capire il concetto che le regole vanno rispettate e “chi sbaglia paga”, non è giusto mitigare i problemi con interventi, sempre a carico dei contribuenti.

Alcune proposte :

- venga promossa una azione di sensibilizzazione su questi malcostumi, oltre che ad interventi credibili da parte dei preposti;

- garantire la presenza attiva ed efficace di almeno di un agente della Polizia Locale, con la giusta turnazione, nel centro storico a copertura delle fasce orarie di maggior criticità, facendola diventare una priorità rispetto alle altre attività;

- l’ultima convenzione fatta tra amministrazione comunale ed agenzia esterna con lo scopo di usufruire degli “ausiliari della sosta”, comprendeva solo l’intervento per le aree di parcheggio a pagamento. Si estenda la convenzione includendo tutti gli aspetti legati al codice stradale compatibili con la loro funzione.

- potenziamento di cestini per la raccolta dei rifiuti nel centro storico.

- rendere gli autovelox attivi, mi riferisco a quelli sulla circonvallazione e aumentarne il numero;

- considerare come isola pedonale Via Umberto I° e P.zza della Libertà, nei giorni prefestivi e festivi, almeno nel periodo estivo, il fine è di vivere e far vivere il centro storico considerato spesso solo come un normale parcheggio.

- regolamentare la spazzolatura stradale con opportuna segnaletica di divieto di sosta negli orari prefissati per tale operazione.

Invito tutti i cittadini, se condividono quanto sopra scritto, a farsi avanti, singolarmente o come comitati, scrivendo al neo commissario proposte o critiche costruttive. Il tutto per rendere vivibile e civica la nostra città. Attenzione: “Occasione valida ed imperdibile sino a fine aprile 2024”. Poi avremo le neo elezioni, ritorneremo nel “mare magnum della politica di pancia”, a cori alterni , come negli ultimi 30 anni circa. Come comunità dobbiamo fare un serio esame di coscienza civico, spesso siamo i protagonisti del silenzio o del borbottio, in un paese che culturalmente delega troppo ai soliti, che a mio avviso hanno perso parte della loro credibilità.

Una ulteriore considerazione che esula da quanto sopra, mi riferisco all’utilizzo dei locali mensa scolastica da parte di tutti gli studenti, anche per quelli che preferiscono portarsi il cibo da casa. Credo che il diritto allo studio sia sacrosanto, mentre il servizio di mensa scolastica non è un diritto e non deve essere gratuito, è semplicemente un servizio, se erogato l’utente deve contribuire rispettando le modalità previste. Tutto ciò non va in contrasto con una nota informativa data ad inizio anno scolastico sulla possibilità dei ragazzi ad accedere alla stessa mensa scolastica per la pausa pranzo, informandoli sulla possibilità di scegliere tra le due opzioni: pranzo tramite il servizio mensa con ticket o con il proprio cibo, portato da casa. Quindi diventa una questione di scelta e non di distinzione tra chi può permettersi di pagare e chi no. Questo se la scuola vuole essere luogo di inclusività, anche se per me è un normale atto di civiltà. Se la giustificazione usata sino ad oggi per impedire tale possibilità è legata ad aspetti assicurativi (io non ci credo), a tutela di eventuali “mal di pancia” da parte di chi ha scelto di pranzare con il proprio cibo, la soluzione è un documento di manleva, firmato dai genitori. Non lasciamo che alcuni ragazzi, bambini delle scuole elementari, evito di citare l’istituto, debbano stare fuori dalla scuola per consumare il loro pranzo al sacco, su una panca o su un muretto, questa è una pessima testimonianza da parte delle istituzioni.

Costantino Callegari

Sant’Angelo Lodigiano

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