È un quadro molto allarmante e preoccupante

Lodigiano e ambiente

Gentile direttore,

chiedo ospitalità per alcune riflessioni che ritengo importanti e di cui forse se ne parla troppo poco.

È di questi giorni la notizia del progetto di triplicare la quantità di rifiuti trattati dall’ inceneritore di Corteolona, notizia di cui nessun Sindaco lodigiano sapeva nulla e alla quale il suo quotidiano, che qui ringrazio pubblicamente, ha dato il giusto risalto. Da anni l’azienda A2A di Corteolona ci omaggia rilasciando nell’atmosfera le sue 70 mila tonnellate di emissioni di rifiuti; ora pare che la Regione sia sul punto di dare un via libera ulteriore che farà lievitare a ben 230 mila le tonnellate di gas di rifiuti trattati nell’impianto di Corteolona e poi immessi nella nostra atmosfera. Nessuno dei Comuni limitrofi, nè Orio Litta nè San Colombano al Lambro, né altri sono stati contattati per condividere o meno il progetto. Neppure la Provincia di Lodi ha ricevuto informative sul tema. Mi chiedo: i nostri rappresentanti politici lodigiani che siedono in Regione non ne sapevano nulla?

La stessa mancanza di notizie e di coinvolgimento si è avuta con il raddoppiamento della Logistica Elia, che trasporta bisarche h 24 ed è sita a Lambrinia di Chignolo Po, Provincia di Pavia. L’andirivieni di bisarche interessa il tratto banino del Ponte di Mariotto e la ex Mantovana da Orio Litta fino al casello autostradale di Casalpusterlengo (cioè Ospedaletto Lodigiano).

Infine, con ottobre sono arrivati nei nostri paesi camion di fanghi provenienti anch’essi dall’impianto A2A di Corteolona, fanghi che vengono dispersi nei campi agricoli a 300 metri dalle case di Orio Litta. Fanghi per i quali la Regione ha emesso una delibera datata 11 settembre 2017 con la quale innalza il limite di presenza di idrocarburi nei fanghi da spandimento da 50 (diconsi cinquanta) a 10 mila (diecimila) mg/kg ! Decine di Comuni pavesi hanno promosso un ricorso contro la D.G.R., tanti Comuni lodigiani stanno facendo la stessa cosa.

Questo quadro è chiaramente allarmante e preoccupante, perchè reale e non ipotetico. A questo punto, spero che i Comuni uniti possano davvero avere voce in capitolo e che Regione Lombardia voglia tenerne conto e recedere da una delibera che non ha nessuna logica umana. Sfilando a Pavia davanti alla Provincia e rimarcando le ragioni dello stop all’ampliamento di A2A, i Comuni pavesi hanno protestato con decisione: questa parte di fertilissimo e antico territorio padano vocato all’agricoltura e al turismo fuori porta non deve subire un ulteriore affronto ospitando altri rifiuti provenienti da non si sa quali zone d’Italia. Già respiriamo un’aria con livelli di PM 10 da record negativo, disperdere maggiori quantità di fumi in un catino di smog come la nostra bassa pianura non farà che aumentare la cappa che gravita sulle nostre teste da decenni minando la salute dei piccoli e degli anziani soprattutto.

Spero che la Provincia di Lodi e i nostri rappresentanti regionali si muovano, auspico che altre forze civiche, associazioni e comitati, come ad esempio il Comitato No Logistica, che aveva sollevato la stampa e parte dell’opinione pubblica sulla vicenda FM Logistic, sostengano con forza e supportino Sindaci e Comuni in questa giusta e sacrosanta azione a tutela della salute pubblica.

Il Comune di Orio Litta ha aderito alla cordata di 25 Sindaci del Basso Pavese e 19 Sindaci lodigiani che stanno facendo ricorso contro la DGR regionale che è a favore dello spandimento fanghi, perché la salute e la qualità della vita stanno al primo posto dell’agenda di governo del territorio oriese.

Pierluigi Cappelletti

sindaco di Orio Litta

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