«Disponibilità ed educazione all’ospedale di Lodi e grazie al Ps di Codogno»

Ho avuto la necessità per problemi cardiaci di essere ospite dell’ospedale di Lodi. Prima ospite del T.I.S. (Terapia intensiva e subintensiva). Ho avuto così l’occasione di riscontrare una professionalità adeguata, a partire da tutta l’equipe medica che mi ha preso in cura, agli infermieri di cui ricordo solo alcuni nomi (chiedo scusa agli altri) Luca, Francesca, Valerio, Gaetano, Susanna. Ho trovato in tutti una attenzione ed una umanità (doti rare nelle persone al giorno d’oggi) verso l’ammalato. La disponibilità, l’educazione, il senso del dovere sono alcune doti che li hanno caratterizzati.

Poi sono stato trasferito al reparto di cardiologia/pneumologia. Anche qui sono stato positivamente accolto. Non faccio l’elenco dei nomi perché sarebbe troppo lungo. Proprio in tutti, dall’equipe dei medici agli infermieri, agli operatori OSS ho riscontrato le stesse caratteristiche sopra elencate, con l’aggiunta di attenzione, cura e pazienza. Mi sono fatto così una opinione più diretta sulla sanità lodigiana. Non entro nei particolari sugli aspetti organizzativi o tecnici, mi limito a sottilinearne l’aspetto umano. Mi sento di ringraziare tutti, perché quando si é ammalati siamo umanamente più fragili ed impauriti, ed é già un passo avanti il fatto di essere accolti e curati. In controtendenza a quanto dicono e scrivono sulla malasanità, noi qui a Lodi non dovremmo lamentarci. Lo so che c’é ancora tanta strada da fare ma é già molto, comunque, essere accolti e curati, ma soprattutto essere considerati “persone con la loro fragilità umana e non aridi numeri”.

P.S. : Ah dimenticavo. Un ringraziamento particolare al Pronto Soccorso di Codogno che con meticolosità e precisione ha evidenziato per primo la gravità del mio caso. Se ho potuto scrivere questa lettera é grazie a loro e all’insieme di tutti gli operatori sanitari lodigiani. Grazie di cuore e buona vita a tutti.

Mariangelo Pagani

Casalpusterlengo