
Lettere al Direttore / Basso Lodigiano
Mercoledì 07 Maggio 2025
CODOGNO «Incidenti in stazione, nessuna accusa ma chiedo verità»
La lettera di Federica Drago
Lettera aperta a tutti i cittadini che non vogliono più restare in silenzio.
Sono residente a Guardamiglio. Scrivo con profondo dolore e indignazione dopo l’ennesima tragedia accaduta alla stazione ferroviaria di Codogno, dove un ragazzo di 27 anni, nostro concittadino, ha perso la vita pochi giorni fa.
Non è la prima volta. Solo pochi mesi fa, un’altra giovane vita si è spenta nello stesso luogo, e anche allora le informazioni ufficiali sono state minime. Nessun nome, nessuna ricostruzione pubblica, nessuna risposta certa. Solo silenzio.
Nel frattempo, i lavori nella stazione di Codogno vanno avanti lentamente, tra degrado e insicurezza, come più volte segnalato anche dalla stampa locale. Le passerelle pedonali sono inaccessibili o pericolose. Le aree sono male illuminate. I percorsi non sempre segnalati o protetti.
Nel 2022, un altro giovane, Simone Contini, ha perso una gamba in un incidente ferroviario. Sua madre ha chiesto i filmati delle telecamere per capire la dinamica. Dopo anni, ancora non ha ricevuto risposta. Mi chiedo: perché tutto questo silenzio? Cosa si sta cercando di coprire? Qual è il prezzo della trasparenza?
Non scrivo per accusare, ma per chiedere verità, prevenzione, rispetto. Perché ogni vita conta. E il silenzio, in questi casi, fa rumore. Un rumore che chi ha coscienza non può più ignorare.
Chiedo che le autorità competenti: chiariscano pubblicamente le circostanze degli incidenti avvenuti;
rendano conto dello stato reale dei lavori e delle misure di sicurezza adottate; ascoltino le domande legittime dei cittadini che non vogliono più sentirsi impotenti.
Mi auguro che anche altri abbiano il coraggio di unirsi a questa voce. Perché restare zitti, oggi, significa accettare che domani possa accadere ancora.
Federica Drago
Guardamiglio
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