CODOGNO Endoscopia al piano terra, «nessuna riduzione dell’attività»

Il direttore generale Salvatore Gioia interviene all’indomani delle segnalazioni

Attualmente il reparto di Endoscopia è stato collocato nelle ex sale operatorie dell’Ostetricia (al piano terra e non in un seminterrato) in quanto perfettamente convertibili con la nuova destinazione, ciò al fine di consentire la ripresa dei lavori di adeguamento antincendio. I nuovi spazi occupati da Endoscopia risultano quindi perfettamente adeguati allo svolgimento dell’attività ma, tenuto conto dell’esigenza manifestata, è stato concordato con la direzione sanitaria e il reparto di avviare il cantiere nel periodo a cavallo tra luglio e agosto per la creazione di nuove finestre. Il Presidio di Codogno è interessato da più cantieri che si sono resi necessari per una modernizzazione e riorganizzazione dell’intera struttura. Alcuni ritardi e rallentamenti sono imputabili sia alla difficoltà nel reperimento del materiale, sia perché necessario avanzare istanza di approvazione a Regione per variante in corso d’opera.

Per quanto riguarda le attività di donazione del sangue e dei laboratori l’obiettivo è riorganizzare al meglio il servizio, rispettando le turnazioni del personale infermieristico legate alle ferie del periodo estivo. Questo processo temporaneo di ottimizzazione e accorpamento non è nuovo, ma si è reso necessario anche in altre occasioni per far a fronte al calo delle donazioni di sangue. Questa attività viene effettuata in piena sintonia con Avis.

I bandi per l’assegnazione degli incarichi di coordinamento sono stati sospesi perché è entrato in vigore il nuovo CCLN Sanità, che introduce temi che richiedono la condivisione con le Organizzazioni Sindacali, e che riguardano anche l’allargamento ad altre figure dei tecnici di laboratorio, data la scarsa adesione riscontrata inizialmente. Visto il protrarsi del tavolo per il contratto integrativo, l’ASST di Lodi ha proposto, nell’ultima seduta, di bandire intanto le posizioni di coordinamento attualmente scoperte, adeguando successivamente gli incarichi a tutti i trattamenti più vantaggiosi. Inoltre, negli obiettivi 2022, così come riproposti per il 2023, sia per la USC Laboratorio Analisi, sia per la USC Medicina Trasfusionale, non vi sono obiettivi di riduzione di spesa, e assolutamente nessuna riduzione del numero dei prelievi. Anzi, nell’ottica di una riorganizzazione anche territoriale l’ASST di Lodi, d’intesa con il coordinamento dei sindaci, ha trovato l’accordo per riattivare punti prelievo nei comuni ove erano attivi prima della pandemia.

Gli obiettivi assegnati sono relativi a un efficientamento del consumo di materiale sanitario tramite una rimodulazione delle scorte di magazzino, che non incidono sulla spesa complessiva che rimane proporzionale all’attività erogata. Per quest’ultima è in atto un processo di razionalizzazione nella gestione degli esami esternalizzati presso altri enti, al fine di migliorare la qualità del servizio, e quindi aumentare anziché diminuire il numero delle prestazioni erogate direttamente.

Infine, per “fondi regionali aggiuntivi” si intendono le RAR che, in quanto “Risorse Aggiuntive Regionali”, sono oggetto di definizione preliminare al tavolo con le Organizzazioni Sindacali a livello regionale. Per l’anno 2022 esse sono state raggiunte e liquidate.

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