«Chiusura del condominio solidale: sarebbe una scelta miope far crollare un progetto valido nato dal basso»

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Egregio direttore, come ben sa in via delle Orfane 8 a Lodi esiste il Condominio solidale, una realtà di “housing sociale” mista che rappresenta un unicum nel suo genere facendo convivere soggetti disabili seguiti da cooperative di settore, nuclei famigliari o soggetti in difficoltà, famiglie di supporto che lì vivono la loro vita garantendo il loro appoggio ai vicini e volontari della Caritas. Un progetto nato più di quindici anni fa, che ha visto succedersi diversi soggetti all’interno dei vari appartamenti, capace - tra gli alti e bassi tipici di ogni esperienza - di generare relazioni forti che tutt’ora resistono anche tra chi non abita più lì. Un progetto condiviso dall’amministrazione comunale proprietaria dell’immobile e capace ai tempi di una visione prospettica non indifferente, dall’associazione Aiutiamoli attenta al “dopo di noi”, con il sogno di promuovere quanto più possibile l’autonomia di persone disabili svincolandole in ottica futura dalle famiglie d’origine, da un gruppo informale di famiglie e persone che crede nella condivisione e nella filosofia concreta della “porta aperta”, da un soggetto come la Caritas che dapprima si è fatto garante di chi non aveva un’identità formale e subito dopo si è messo in gioco e ha svolto un ruolo importante negli anni per sostenere questa realtà. Una realtà che ora è a forte rischio.

Sì, perché gli assessori ai servizi sociali e alle politiche della casa hanno comunicato alle due famiglie di supporto attualmente residenti che l’amministrazione comunale intende, in vista della scadenza del progetto a fine maggio, rientrare in possesso degli appartamenti in cui vivono ipotizzando anche la rivisitazione di altri spazi secondo logiche distanti dal progetto originario. Così, come un fulmine a ciel sereno, senza nessuna avvisaglia, una fredda comunicazione negli uffici dei servizi sociali in via Volturno nel tardo pomeriggio del 7 marzo.

Di fatto uno sfratto che rinnega un progetto che era nato dal basso, che si è sostenuto con le forze dei suoi abitanti, di educatori, volontari e persone comuni che si sono appassionate a esso, oltre e più che con il lavoro di assistenti sociali e amministratori comunali: non perché questi ultimi siano meno bravi, ma perché il condominio solidale come ogni casa vive della sua quotidianità, delle sue gioie e dei suoi dolori, delle sue emergenze - e ce ne sono tante in un contesto abitato da fragilità - a tutte le ore del giorno, molto spesso fuori dagli orari di ufficio. Un progetto che ora si intende chiudere e che invece meritava un confronto tra le componenti che lo hanno animato, non una decisione dall’alto senza il supporto di una analisi approfondita. Gli assessori hanno dichiarato solo che il progetto è chiuso, che l’amministrazione intende avviare una “coprogettazione” per fare qualcosa di diverso ma senza delineare precisamente gli obiettivi.

Non è una novità a dire il vero, anche cinque anni fa fu fatta una coprogettazione, all’interno però di indicazioni fornite dall’amministrazione comunale nel solco di quella che era l’esperienza in essere. Nulla vieta di cambiare, sia chiaro. Il Comune motiva la scelta con la necessità di allocare diversamente quegli appartamenti per rispondere alle pressanti necessità abitative di soggetti disabili o in difficoltà economiche presenti in città. Un’esigenza, la “fame di casa”, sotto gli occhi di tutti.Innegabile, chi affermasse il contrario sarebbe un cieco. Ma siamo sicuri che la risposta stia in quei due appartamenti? L’impressione è che sia una visione quantomeno miope. Non ci sono altre soluzioni, facendo un serio censimento degli immobili pubblici vuoti presenti in città, e magari avendo il coraggio di affrontare anche il tema degli alloggi privati sfitti?

Soluzioni difficili che necessitano anche tempi lunghi, si risponderà. Ma ragionando sul breve termine, nell’attesa che la coprogettazione sul condominio solidale dia i suoi frutti, si sono valutate le conseguenze e i contraccolpi che il rinnegamento del progetto avrà su chi continuerà a vivere in via delle Orfane 8? E ripensando all’esperienza di questi quindici anni, all’impatto positivo che questa realtà ha avuto anche in termini di costi-benefici a favore del Comune di Lodi, al risparmio economico rilevante per le casse comunali nella gestione delle situazioni fragili, a quanto le relazioni intessute in quel luogo hanno fatto crescere e hanno giovato a chi ci ha abitato, non è il caso di rivedere questa assurda decisione? Irriguardosa e irrispettosa nei confronti di persone che stanno investendo la loro vita, i sogni di una parentesi della loro vita nel condominio solidale?

Secondo noi sì, e ci auguriamo che anche l’amministrazione comunale sia disponibile, in un nuovo incontro che abbiamo richiesto e che avremo nei prossimi giorni, a rivedere la propria posizione dando concretezza alla promessa di voler esercitare una politica partecipata dalla comunità civile. Magari alla fine scopriremo di ritrovarci a condividere gli obiettivi finali e a sostenerli. Insieme però, senza subirli.

Roberta Frati, Luciano Emmanuele, Barbara Aiolfi, Paolo Novelli, Antonella Abbà, Giuseppe Gibertini, Carolina Hernandes, Pierangelo Moretti, Chiara Vittaloni, Romolo Macchetta, Cinzia Ferrari, Nunzio Arrigoni, Federica Sara Forleo, Alberto Braida, Rosamaria Cipolla, Daniele Perotti, Rosanna Sibono, Anna Maria Cerri, Valentina Monopoli, Paolo Eligio Scutti, Marta Di Carlo, Michele Batà, Carlotta Emmanuele, Giorgia Forleo, Elisa Lorito, Laura Belloni Sonzogni, Laura Orlandi, Annalaura Lopez, Elisa Borella, Serena Bizzoni, Clara Maggi, Walter Maggi, Carla Maria Macchetta, Francesca Gandini, Jacopo Conti, Paolo Guerini Rocco, Greta Sacchi, Massimiliano Ciliberto, Liljana Xhepaj, Chiara Lasala, Magda Emmanuele, Arianna Bizzoni, Elena Sangermani, Stefania Roverselli, Davide Cannas, Marialuisa Ricatti, Ingrid Doczi, Stefania Sozio, Silvia Colella, Antonio Bruno, Anna Besana, Lara Battistini, Angiolino Testa, Laura Beltrami, Antonino Alampi, Ismail Sangare, Mattia Arioli, Ilaria Boiocchi, Irene Da Costa, Martina Colombi, Eros Invernizzi, Silvia Canevara, Massimo Pisatti, Paola Gatti, Silvia Gobbi, Marco De Vizzi, Giulia Batà, Antonia Ardemagni, Rachele Contini, Tania Chiodaroli, Pietro Bonaventi, Silvia Buonvento, Francesca Grioni, Fabrizio Loi, Angelo Moretti, Vincenzo Moretti, Antonietta Gaiotto, Elisabetta Moretti, Ernesto Pietrantonio, Lorenzo Concardi, Elisa De Santis, Francesco Cavalli, Sinand Shehaj, Xhoele Shehaj, Chiara Cavanna, Susanna Ferrari, Maristella Musitelli, Ilaria Dabusti, Anna Novelli, Adriana Gusmaroli, Katia Monticelli, Giuseppe Maffoni, Lavinia Schiavi, Don Angelo Dragoni, Giulia Cannella, Ada Brambilla, Flavio Cozzi, Laura Bonizzoni, Fulvia Cresta, Maurizio Arrigoni, Cristina Bonizzoni, Diego Roberti, Antonino La Monica, Vittoria Stangoni, Annamaria Dassisti, Chiara Gibertini, Maristella Abbà, Chiara Valenzano, Rachele Monguzzi, Marco Migliorini, Andrea Abbà, Stellinda Albini Riccioli, Emanuele Maffi, Michela Lauri, Michela Galbiati, Mariagrazia Gennari, Anna Gnasso, Silvia Pallotti, Paolo Gibertini, Chiara Nodari, Chiara Giuseppina Zanchi, Andrea Rossetti, Sabrina Inzaghi, Paola Ranelletti, Cristina Arrotta, Marco Ferrari, Vanessa Kale, Paolo Esposti, Veronica Pozzi, Marianna Di Lorenzo, Davide Cabrini, Giacomo Dossena, Paolo Cavalli, Giorgio Gasparini, Carla Grossi, Enrica Bianchi, Camillo Quadraroli, Carlo Gaeta, Alessandro Esposto, Anna Ferillo, Serena Torricelli, Carlo Sirello, Massimo Audia, Margherita Cannella, Matilde Cannella, Gabriele Rescalli, Samia Aissaoui, Leonardo Luca, Matilde Ferrari, Sara Alicia Angelica Matarazzo, Annalisa Abbà, Giorgio Lauri, Maddalena Biancardi, Massimiliano Innocenti, Layla Marzani, Michela Sfondrini, Alice Sari, Daniele Ferrari, Piergiuseppe Ferrari, Rosa Gorla, Sofia Botti, Andrea Belloni, Cecilia Tanara, Roberta Brè, Matteo Quirci, Giulio Catalano, Manuela Friige, Giuseppe Degradi, Maddalena Braida, Laura Ferrari, Jeannette Soffientini, Pietro Baioni, Alfredo Rosi, Giovanna Rosi, Said Haddar, Omar Haddar, Jacopo Haddar, Franca Cioni, Eugenio Ferrari, Mario Caniatti, Michele Di Palma, Eleonora Omini, Lara Riboni, Sara Nerina Ferrari, Marta Morini, Massimo Mapelli, Clara Bertoglio, Beatrice Formis, Giulia Passoni, Francesco Sisto, Gianluigi Bonifati, Alessandro Dossena, Claudia Bignamini, Alberto De Giuli, Alessandra Casula, Emanuela Rossi, Cristiana Ferrari, Stefano Maggi, Domenico Aiolfi, Maria Liliana Musitelli, Federica Perotti, Luisella Micrani, Brunella Tirelli, Alessandro Forlani, Simone Arrigoni, Ilaria Bergamaschi, Mauro Rancati, Ermanno Merlo, Irene Migliorini, Mauro Maraschi, Marta Maraschi, Marcello Maraschi, Roberta Albertosi, Giovanni Galmozzi, Pietro Sibono, Margherita Galvani, Giulia Sibono, Fra Piccolo, Eleonora Negri, Roselide Piazza, Ivan Massari, Ignazio Trombello, Cristina Reali, Benedetta Esposti, Pietro Esposti, Angela Orvini, Natalina Milanesi, Ilaria Rossetti, Dario Del Vecchio, Paolo Ribolini, Rosolino Ferrari, Lorenzo Musitelli, Antonello Calabrese, Lorenzo Giori, Monica Probo e Alice Dragoni

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