«Chiuderà l’unica libreria di Melegnano: sarà un grave impoverimento culturale»

Il contributo di Massimo Stroppa

In questi giorni è giunta la triste notizia che l’unica libreria di Melegnano, la “Mondadori” di via Zuavi, chiuderà il prossimo marzo. La sua chiusura rappresenta una grave perdita e un impoverimento per la nostra comunità, non solo dal punto di vista commerciale, peraltro preceduta da altre chiusure di attività commerciali in Melegnano, ma è anche la perdita di lavoro e un grave impoverimento culturale e sociale. Il tratto della libreria è sempre stato di professionalità nell’accompagnare alla scelta di un libro, cortesia e occasione di incontro di molte persone, per i ragazzi e le ragazze e per le scuole. La lettura di un libro non è solo un esercizio intellettuale ma è anche fare conoscenza, educarsi ed educare, guardare il mondo e la vita nella sua poliedricità. Il libro è una opportunità di crescita e confronto tra chi lo scrive e noi stessi, apre il proprio orizzonte, i propri riferimenti.

Questo è a maggior ragione oggi, in un momento nel quale la comunità umana è disorientata, dove povertà, diseguaglianze sociali e la barbarie delle guerre sono come un cielo cupo sopra di noi e dentro ogni nostra vita, dove la speranza di una luce futura verso un nuovo umanesimo sembra una meta di là a venire. Ogni volta che si chiude uno spazio di cultura, come lo è anche una libreria, è una sottrazione alla possibilità di incontro e fare esperienza con opinioni diverse per crescere e dare nuova forma e luce alla nostra stessa vita e di quella della comunità dove viviamo. La pratica della lettura fa bene alla salute, alla nostra crescita umana. Pertanto faccio appello perché ci si unisca, mettersi insieme anche attraverso una raccolta di fondi per sostenere chi ci lavora a mantenere aperta l’unica libreria di Melegnano.

Questo sarebbe già un buon inizio, facciamolo!!

Massimo Stroppa, Melegnano

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