«Chi vuole deve essere integrato, chi delinque deve essere colpito»

Emergenza sicurezza a Sant’Angelo, l’intervento di Oscar Damiani di Voltiamo pagina

Buongiorno Direttore,

le chiedo un piccolo spazio per smussare un ragionamento che in questi giorni, a seguito degli avvenimenti culmine di violenza a Sant’Angelo Lodigiano, credo sia impellente se non altro perché la situazione è seria e la politica a slogan ha già fatto fin troppi danni negli ultimi decenni, proviamo a farla smettere ed utilizzare calma e razionalità.

Bene che il tema sia arrivato sul tavolo del Ministro Piantedosi, come già avevo esternato io stesso parlando della raccolta firme (che ricordo essere una nuova raccolta firme, che deve ancora partire, rispetto a quella già attuata apolitica, lo dico anche per rispetto dei promotori di quella) l’intento era quello di arrivare ad “Enti superiori”, in primis certamente il Prefetto ma non escludevo di pensare ad altre forze quali Polizia ed Esercito.

È chiaro che quando una situazione arriva al limite occorre agire con fermezza, i più attenti si ricorderanno che pochi giorni fa ho parlato del fatto che ci sia stata negli ultimi anni una “carenza di pugno duro”, quindi nessun “buonismo” o tentativo di integrazione di “chi non vuole essere integrato” da parte nostra.

Poi però a regime arriva anche il tema strutturale: vogliamo una città assediata dalle forze dell’ordine, una sorta di cittadina militare, magari con ronde di guardia e coprifuoco? È questa l’idea di libertà e di buon vivere che ha in mente la destra?

Vero, verissimo, che la situazione in cui siamo è determinata da scelte di amministrazioni passate che non ha fatto abbastanza prevenzione sia dal punto di vista di sicurezza che sociale, soprassiedo sul fatto che ci sarebbero in questo senso anche responsabilità dell’opposizione quando è chiaro che essa non può “decidere”, al massimo controllare e proporre (proposte che sistematicamente non vengono ascoltate).

Ma ci sono anche altre dinamiche: chi ha ceduto licenze commerciali e spazi mercatali, realizzando anche cospicui guadagni, a persone di altra nazionalità salvo poi ora lamentarsi che lo storico mercato di Sant’Angelo “ormai è in mano loro”? Stessa dinamica per altre attività in centro.

Peraltro sono anche lavori che pochissimi ormai vogliono fare, complice un ascensore sociale che comunque ha funzionato, pochissimi vogliono svegliarsi alle quattro di notte per fare un lavoro pesante, con qualsiasi tempo atmosferico. Gli immigrati che cercano qui un posto dove realizzarsi lo fanno: non è colpa di buonisti o sinistra. Per non parlare delle logistiche: ritmi di lavoro assurdi, con retribuzioni e condizioni non proprio rosee, pochissimi sceglierebbero di farlo, tutti però acquistano sui vari siti e pretendono consegne il giorno successivo, spesso gratis.

Il tema de “si vuole integrare chi non vuol essere integrato” non regge più. Nessuno vuole essere integrato, mi spiego. Quando siamo ragazzini non vogliamo fare i compiti, non vogliamo ubbidire a genitori e insegnanti ma poi arriva l’educazione, le regole civili, si diventa adulti e si comprendono le regole, si fanno proprie e si fa parte a pieno titolo della vita civica e democratica, delle regole che la Repubblica si è data.

Qui il fatto è che molti vogliono integrarsi, lo fanno avendo un lavoro, una casa, mandando i loro figli nelle nostre scuole, entrando nel nostro vivere la comunità, altri delinquono: quelli vanno individuati e colpiti. Nessuno, nemmeno “noi buonisti di sinistra” ha mai negato questo, ci mancherebbe.

In questo senso quindi sono da interpretare le nostre idee di raccolta firme (coinvolgere i cittadini e arrivare ad enti superiori) e incontri con le comunità straniere (chiedere aiuto a chi si integra o voglia farlo ad evitare la battaglia “noi contro loro” ma semplicemente contrastando l’illegalità: ne va a beneficio di tutti).

Un chiarimento che mi sembrava doveroso verso lettori e cittadini, la ringrazio.

Omar Damiani

Voltiamo Pagina

Sant’Angelo Lodigiano

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