Barzotti: «Non sono un’assenteista,
sono stata sospesa dalla Camera»

La spiegazione dell'onorevole sulle sue assenze alle votazioni

Caro Direttore,

Mi trovo costretta a dover chiedere una rettifica di quanto pubblicato con vostro articolo dal titolo: Ecco gli stipendi dei parlamentari lodigiani a Roma: poco più di 114mila euro per Guerini, 99mila euro per Barzotti e 58mila euro per Raimondo pubblicato sia in forma cartacea che on line. La parte di cui si chiede rettifica è quella relativa al mio presunto tasso di assenteismo. In particolare: “Meno presente, invece, Valentina Barzotti: ha partecipato a 1941 votazioni (64,02%), non è mai stata in missione e quindi non ha partecipato a 1091 votazioni (35,98%), di cui per 348 (11,48%) era giustificata. La media dell’assenteismo, a Montecitorio, è del 16,09%, pertanto se Guerini è sotto media (6,60%) e Raimondo è più o meno nella media (16,92%), Barzotti è assente il doppio della media dei parlamentari (35,98%)”.

L’articolo, infatti, omette completamente di riportare un fatto notorio di politica nazionale che condiziona in modo decisivo le vostre conclusioni e che vi chiedo di voler riportare in modo analitico.

Dal 21 di giugno all’11 luglio 2023 sono stata sospesa (con decurtazione dello stipendio) e non ho potuto partecipare ai lavori della Camera che hanno previsto in quel periodo 604 votazioni.

Aggiungo che la sospensione dai lavori mia e di pochi altri colleghi è il frutto di una punizione esemplare che la Presidenza della Camera dei Deputati - rappresentata da Fontana - ha voluto infliggere nei nostri confronti per una disobbedienza pacifica.

In particolare, come gruppo M5S abbiamo contestato l’ingiustizia che si stava consumando in Giunta per le elezioni e ciò ha portato all’interruzione dei lavori. Uno scandalo che abbiamo denunciato più volte e che vede lo stravolgimento postumo e con effetto retroattivo dei criteri con cui sono stati conteggiati i voti espressi presso il seggio di Cosenza nel corso delle ultime elezioni politiche. La sospensione non ha comunque fermato la mia attività da capogruppo della commissione lavoro. Pur fuori dai palazzi ho contribuito, ad esempio, alla redazione del testo unitario delle opposizioni sul salario minimo legale che ora è in discussione in Parlamento.

Entrando nel dettaglio di quanto abbia effettivamente pesato la sospensione sul vostro conteggio, aggiungendo le assenze per malattia a quelle per sospensione disciplinare, i voti effettivamente non espressi sono stati 139.

Ne consegue che su 3032 voti complessivi il mio tasso di assenza non giustificata è pari a poco più del 4%. Seppure non si volessero tenere in considerazione le assenze giustificate e fornire un conteggio complessivo sia di assenze giustificate che non giustificate, il tasso di assenze omnicomprensivo corretto e aggiornato alla scorsa settimana è del 17% (ovvero presenza pari all’83%).

Quel vostro 35,98 è contrario a verità e non rappresenta in alcun modo la realtà. Vi chiedo, quindi, di voler rettificare quanto prima quell’articolo - sia nella forma on line che sul cartaceo - che mina la mia onorabilità e offende il senso profondo con cui esercito il mandato parlamentare che i cittadini mi hanno conferito.

Onorevole Valentina Barzotti

Lodi

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