«Apriamo le porte a nuovi soci per dare nuova linfa alla Canottieri»

L’intervento di Luciano Salvarani

Signori soci,

a giorni si terrà l’assemblea annuale questa volta più significativa per il rinnovo delle cariche e in qualità di ex consigliere, anche se per poco, vorrei proporvi alcune riflessioni:

•L’attuale Presidente definiva la gestione precedente “un condominio”, oggi lo possiamo definire un “super condominio” dove il termine “democrazia” è bandito

•Secondo il mio parere la società necessita di urgenti modifiche statutarie che siano proiettate al futuro in alternativa i soci saranno sempre meno e il decadimento sarà inevitabile

•Qualche anno fa avevo tentato una analisi della qualità delle presenze nella sede fluviale e anche con dati poco attendibili emergeva che la frequenza dei soci era per il 70% circa di persone avanti con l’età, questo dato dovrebbe far riflettere sul bisogno di distinguere la “qualità” dei soci e prendere decisioni opportune utilizzando l’attuale sistema di gestione degli accessi molto più evoluto

•Riferendomi al paragrafo precedente emerge un fatto inequivocabile: gli investimenti che dovessero essere proposti troveranno ostacolo nei vecchi soci che non hanno alcun interesse ad investire e quindi difficilmente potrebbero essere approvati, da qui la decadenza progressiva della sede fluviale

•Aprire le porte a nuovi soci anche non strettamente lodigiani se gestita in modo intelligente darebbe linfa innovativa e risorse finanziarie utili agli investimenti

•E come ultima analisi valorizzare le quote dei singoli soci consentendone il trasferimento coordinato dal Consiglio con tutte le modifiche statutarie necessarie

Ho comunicato queste riflessioni attraverso il giornale per evitare di partecipare ad una assemblea che avrà ben poco da dire se non contrapporre due facce simili di una medaglia, con due liste di candidati che non hanno comunicato ad alcuno il loro programma accontentandosi di continuare a partecipare in qualità di soci ad un condominio all’aperto.

Sono sempre a disposizione per chiarimenti.

Luciano Salvarani

Lodi

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