«All’ex linificio una sede adeguata all’istituto Einaudi»

L’interessante proposta dell’ex direttore didattico di Lodi Giuseppe Anelli

Egregio direttore,

mi riferisco alla lettera del sig. Francesco Sacchi sui problemi della cultura a Lodi, pubblicata dal suo giornale il 27. u.s.. Non intendo entrare nel merito della valutazione politica circa la mancanza di una strategia complessiva per i problemi culturali di questa amministrazione (museo civico, museo della ceramica, teatro alle Vigne, etc...).

Mi soffermo solo sulla proposta che il sig. Sacchi avanza circa la necessità di ristrutturare l’ex Linificio (ex “Fabricòn”), un enorme edificio che da lungo tempo rimane lì, immobile, in pessimo stato e ben poco utilizzato. (Se si esclude una parte da cui si è ricavata la sede dell’Inps e un’altra, sede del liceo artistico e degli uffici provinciali del Provveditorato agli studi). Mi rendo conto che l’impresa è quasi “ciclopica”, tenuto conto dei vincoli dei beni architettonici e culturali (è simbolo di archeologia industriale!). Il periodo è negativo, vista la pandemia covid. Ma un progetto potrebbe essere studiato, coinvolgendo varie istituzioni pubbliche (ministeri nazionali, Regione, Provincia di Lodi etc...). La ristrutturazione dell’ex Linificio potrebbe portare, tra le altre utilizzazioni, a dare una sede adeguata all’Istituto Einaudi, che è in sofferenza da parecchi anni.

Egregio direttore, la ringrazio per l’ospitalità sul suo giornale e la saluto cordialmente.

Giuseppe Anelli

Ex direttore didattico

Lodi

La proposta è interessante e merita almeno di essere approfondita. Chi tra i consiglieri comunali e gli assessori se la sente? Il periodo è complesso, come ben evidenzia Giuseppe Anelli, ma mai come oggi ai Comuni sono arrivati finanziamenti importanti dalla Regione e dallo Stato. E altri ne potrebbero arrivare. Il Recovery Fund inoltre punterà, tra gli altri macro obiettivi, anche sulla formazione. Mi pare un dettaglio non irrilevante.

Lorenzo Rinaldi

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