«Accettiamo senza reagire che l’Europa stanzi risorse perché la guerra prosegua»

La lettera dei cittadini schierati contro le guerre e contro l’uso di armi atomiche

Come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba

Nel 1964, uscì il film di Stanley Kubrick, “Il dottor Stranamore”, ovvero, come recita il sottotitolo, Come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba. Un generale pazzo, convinto che l’Unione Sovietica stesse bombardando gli Usa, sganciava la bomba su Mosca…

Un film satirico, che individuava, sessant’anni fa, il substrato di pazzia che poteva impadronirsi di alti comandi e grandi dirigenti politici.

Sessant’anni dopo, la profezia di Kubrick sembra avverarsi.

Non solo accettiamo senza reagire che l’Europa, anziché promuovere la pace, stanzi ogni giorno armi e risorse perché la guerra prosegua, ma nessuna voce, nelle istituzioni nazionali, in Italia e nella NATO ha avuto il coraggio di opporsi al delirio di questa guerra.

Perché non sorge un movimento pacifista che si schieri, come nel passato, contro la volontà di distruzione e di sterminio dei “Padroni della Terra”?

Perché non si alza nel mondo una voce collettiva, indignata, scandalizzata, di rifiuto senza tentennamenti di una possibilità così mostruosa?

La rassegnazione di tutti noi all’ipotesi estrema dell’uso della bomba nucleare è ormai un dato di fatto. L’opzione nucleare è accettata e ha narcotizzato le coscienze.

Siamo sulla soglia non soltanto della terza guerra mondiale, ma della distruzione integrale del nostro mondo.

Basta ancora un passo…

Gruppo di cittadini schierati contro le guerre e contro l’uso di armi atomiche

Lodi

© RIPRODUZIONE RISERVATA