
Lettere al Direttore / Lodi
Martedì 03 Giugno 2025
«Accanimento politico e mediatico sull’assessore Scotti»
LODI L’opinione di un lettore, Pierantonio Pinchiroli, su un caso molto discusso
Lodi
Egregio Direttore,
di fronte al persistente accanimento politico e mediatico nei confronti dell’assessore Gianluca Scotti, sento il dovere di esprimere il mio rammarico per il modo in cui la vicenda viene trattata. Per l’opposizione in Consiglio Comunale, si tratta evidentemente di una ghiotta e comoda occasione per tornare sotto i riflettori, con il sostegno attivo della vostra redazione. “Piatto ricco mi ci ficco”, verrebbe da dire, anche se il piatto, in realtà, è poco più di un piattino da caffè. Scotti è un professionista stimato e una persona conosciuta a Lodi per serietà e correttezza. Vederne messa in discussione l’integrità per un errore formale, commesso in buona fede e subito corretto, è il segno della miseria a cui certa politica può arrivare. Ancor più grave se pensiamo che gli stessi che oggi alzano la voce contro Scotti sono rimasti in silenzio quando un consigliere comunale, senza imbarazzo, ha più volte dichiarato con orgoglio di essere fascista. La nostra Costituzione, al riguardo, è chiara. Nel merito: la contestazione riguarda una mancata conformità ad un articolo del TUEL, già sanata dall’assessore stesso non appena rilevata. Nessun danno, nessun vantaggio personale, nessun conflitto reale. Se qualcuno pensa il contrario, ha il diritto, anzi il dovere, di rivolgersi alle autorità competenti. Altrimenti si tratta solo di fango gratuito. Comprendo il nervosismo di certi consiglieri: in pochi anni, Scotti ha contribuito concretamente a risvegliare una città che, sotto la loro guida, era rimasta ferma per cinque anni. Forse è questo, in fondo, che davvero non gli perdonano.
Pierantonio Pinchiroli
Lodi
© RIPRODUZIONE RISERVATA