«Abbiamo ricevuto affetto ed energia»

La famiglia Cassinelli e Num del Burgh ringraziano per la partecipazione all’omaggio dedicato a Gino

A due settimane di distanza dall’iniziativa che abbiamo organizzato al campo sportivo dell’Azzurra in ricordo di Gino Cassinelli, scriviamo queste righe per ringraziare tutti coloro che hanno risposto al nostro invito e che hanno preso parte al nostro omaggio a Gino.

Abbiamo avuto bisogno di qualche giorno di tempo per assorbire l’ondata di affetto e la carica di energia che ci avete donato e che ci aiuterà ad andare avanti. Quella stessa energia che Gino sapeva sprigionare e che oggi ci manca così tanto. Scriviamo questa lettera a più mani, perché il nostro grazie vi arrivi dai familiari di Gino ma anche dai suoi amici più stretti dell’associazione Num del Burgh. Per qualcuno di noi Gino è stato un presidente, un imprenditore, un volontario. Per noi parenti è stato un padre, un nonno, un marito. Per Num del Burgh e per chi lo conosceva negli altri suoi impegni (dalla Familia Ludesana all’Unicef alla BCC Laudense) è stato un amico e un compagno di mille sfide e avventure, sempre tenendo come obiettivo la valorizzazione di Lodi e dell’Adda.

Sabato 19 settembre ci avete aiutato a tenere vivo il ricordo di molte di queste sfide, e dell’insegnamento più bello che Gino ci ha lasciato: che da soli non si va da nessuna parte, ma insieme e con “coraggio, estro, fantasia, tant cervel e un gran cor” si possono fare tante cose.

È per questo che teniamo a ringraziare le circa 400 persone che hanno salutato Gino con noi dal campo dell’Azzurra e lo stesso Gruppo Sportivo Azzurra, in particolare Angelo Scaccini e Gianandrea Negri, che insieme al parroco don Dino Monico hanno messo a disposizione gli spazi.

Il nostro grazie va anche a don Vincenzo Giavazzi, parroco dell’Ausiliatrice, per le parole con cui ci ha stimolato a riflettere sul futuro che vogliamo; ai trenta volontari che hanno permesso l’organizzazione della giornata e al gruppo di Protezione Civile “Volontari si nasce” di Cornegliano Laudense presieduto da Stefano Iacchetti: hanno gestito la sorveglianza anti-Covid e hanno fatto in modo che il pomeriggio trascorresse in piena sicurezza.

Grazie di cuore anche alle realtà lodigiane che non hanno voluto alcun compenso in cambio dei loro servizi: la tipografia Sollicitudo, i fioristi Armando e Mariarosa, Remo Pazzi per le maglie dello staff, fino alla Croce Bianca e al signor Carlin che hanno offerto il trasporto di una persona disabile che altrimenti non avrebbe avuto modo di prendere parte alla commemorazione.

Qualcuno nei giorni precedenti ci aveva chiesto cosa ci ha spinto a organizzare questa iniziativa. Le risposte sono almeno due: ne abbiamo avuto bisogno perché dal 30 marzo, quando Gino ci ha lasciato, non ci era ancora stato consentito salutarlo davvero; e per tenere vivo, anche attraverso il suo ricordo e la sua voce, quello spirito di partecipazione e quel senso di appartenenza a una comunità dei quali abbiamo sempre bisogno e che rendevano Gino così speciale.

Grazie infine anche alla vostra redazione, per averci aiutato a ricordare Gino Cassinelli e a raccontare, insieme a lui, decenni di vita nei rioni del Borgo e della Maddalena, ma non solo.

La famiglia di Gino Cassinelli e l’associazione Num del Burgh cun quei de la Madalena

Lodi

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