«A noi allevatori sterili attacchi: sono indignato, non siamo torturatori di animali»

L’intervento di Antonio Boselli, ex presidente Confagricoltura Lombardia, in replica ad Andrea Poggio

Caro direttore, sono indignato per l’articolo di Andrea Poggio sul Cittadino di mercoledì. Al di là dei soliti sterili, gratuiti attacchi agli allevamenti zootecnici, asse portante della economia lombarda, voglio ricordare che noi agricoltori stiamo fornendo cibo sano, sicuro (nel rispetto delle normative e del benessere animale) con grandi sacrifici e che la peste suina rappresenta un dramma per gli allevatori di maiali. Ma il passaggio che più mi ha fatto rabbrividire e lo cito testualmente “il cinghiale inselvatichito continua imperterrito ad attraversare le strade causando una ottantina di incidenti all’anno, in genere fatali per l’animale”, ma ai conducenti che si scontrano con i cinghiali e finiscono fuori strada con conseguente spesso mortali non pensa? Io sono uno scooterista, si rende conto di cosa voglia dire impattare con un cinghiale o con una grossa nutria? La mia aggravante è quella di essere un allevatore e quindi per antonomasia un torturatore di animali? Quando vuole Andrea Poggio può venire nella mia azienda e rendersi conto di come stiamo lavorando noi agricoltori. Grazie per lo spazio che vorrà dedicarmi e un cordiale saluto.

Antonio Boselli

ex presidente Confagricoltura Lombardia

Lodi

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