«A cosa dobbiamo il cambio di pensiero
del sindaco Furegato sul piano Esselunga?»

La lettera di Eugenio Cerri

Come chiamare il cambiamento repentino di pensiero espresso dal Sindaco Andrea Furegato sul progetto Ex Consorzio nell’articolo apparso sul Cittadino la vigilia di Natale, ravvedimento, realismo, lungimiranza, certo è che la posizione assunta di una possibile intesa con il costruttore è ben diversa dalla dura contrapposizione sino ad ora tenuta (con un contenzioso giudiziario ancora in corso) ad una valutazione che si inserisce nel solco di un progetto dell’Amministrazione Casanova e che lo stesso Sindaco ritiene oggi rappresentare per Lodi un’opportunità. Non lo era forse allora al di là di alcuni aspetti migliorativi di contorno che si intendono apportare al progetto originario? A che si deve questo cambio di rotta ed un approccio di ben altro tono? Forse la tanto sbandierata e decantata VAS (valutazione ambientale strategica) fonte di ricorsi al TAR magicamente non si rende più necessaria?

Ci è spiaciuto nel lungo articolo non scorgere alcun accenno a chi ha sempre creduto nella sua realizzazione, in primo luogo l’ex Sindaco Sara Casanova e la sua Amministrazione che hanno combattuto contro tutto e tutti per l’approvazione del PII certi della bontà dell’opera e dei risvolti positivi per l’intera città.

Credo che alla fine sia prevalso un sano realismo e non l’ideologia preconcetta di puro scontro politico, l’evidenza di “un interesse pubblico” nel recuperare un’area strategica da riconsegnare finalmente alla città.

Alla luce di queste considerazioni possiamo essere orgogliosi di quanto fatto ed i frutti che seppur tardivi potremo raccogliere.

L’accusa in questi anni di voler stravolgere la città si è rivelata ingenerosa e del tutto infondata, un risultato che salutiamo con rinnovato orgoglio e compiacimento. È la città che ha vinto.

Eugenio Cerri

Segreteria cittadina Lega Lombardia

Lodi

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