LA STORIA La passione oltre gli ostacoli: «Con forbice e spazzola sono felice» VIDEO

Mattia Barbirotto, 21enne di Mulazzano, ha abbandonato il futuro da chef per fare il parrucchiere

Questa è la storia di un ragazzo come tanti che, però, ha fatto della sua determinazione un esempio da seguire: Mattia Giancarlo Barbirotto di Mulazzano, che il prossimo 17 settembre compirà 21 anni, oggi lavora come parrucchiere a Milano. Ma per seguire la sua passione ha dovuto combattere contro un destino che sembrava già stato scritto per lui: iscritto all’indirizzo alberghiero alla Fondazione Clerici, infatti, durante il percorso di studi Mattia ha capito che la cucina non faceva per lui e, dopo aver terminato il triennio ai fornelli, ha rinunciato al diploma da chef, per iscriversi l’anno successivo ad altri quattro anni di acconciatura. Una scelta che non è stata capita fin da subito dalla famiglia, che solo ora ha compreso l’importanza di assecondare le sue scelte.

Volontà e coraggio, la storia di Mattia. Video di Lucia Macchioni

Lunedì «il Cittadino» ha incontrato Mattia con la mamma Carla Vanessa Oggioni, la zia Mirella e l’amica del cuore Costanza Livia Pauli, alla Fondazione Clerici in via Paolo Gorini grazie a un incontro voluto dal dirigente scolastico Carlo Bogazzi e dal sindaco di Mulazzano Silvia Giudici: un’occasione informale che, però, si è rivelata significativa perché ha permesso di riconoscere pubblicamente il valore del ragazzo. Con una diagnosi di disabilità cognitiva, Mattia non ha avuto la strada spianata dalla vita ma, nonostante ciò, si è rimboccato le maniche: «Ai giovani d’oggi, alle prese con la scelta del percorso da intraprendere, consiglierei di non aver paura di inseguire i propri sogni, di perseguire le proprie passioni, senza indugi e, quando subentreranno momento difficili, di non scoraggiarsi mai» ha detto Mattia che oggi è consapevole più che mai di cosa vuole fare da grande.

Conseguito il diploma a pieni voti lo scorso giugno, si è già iscritto a un corso di hair stylist per perfezionare la tecnica appresa sui banchi di scuola e, un giorno, potersi aprire un negozio tutto suo. «Quando tengo in mano forbici e spazzola sono me stesso» ha detto. Ma anche il sindaco Giudici e il preside Bogazzi hanno dimostrato la soddisfazione di aver condiviso la storia di Mattia, fatta di scelte consapevoli, nonostante la giovane età, di coraggio e determinazione: «Sono stata contattata dal preside - ha detto il primo cittadino - che ha saputo cogliere l’esempio positivo che Mattia rappresenta per i coetanei: oggi, insieme, abbiamo condiviso il nostro apprezzamento per un ragazzo che saprà farsi strada nel mondo del lavoro ma anche nella vita». «Le cose belle vanno celebrate» ha detto il preside, durante un brindisi in onore dei traguardi raggiunti e di quelli futuri.

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