La musica rock dell’Uva Rara per dare la carica ai pazienti del Niguarda

ESPERIENZA Domenica pomeriggio concerto della band di San Colombano in corsia

La musica che cura. Il rock che ti spinge a non mollare, soprattutto quando la tua battaglia la stai combattendo in un ospedale. Non hanno prescritto esami e medicine ma hanno “somministrato” del sano blues i musicisti dell’Uva Rara Band, formazione banina capitanata da Beppe Cipolla, che per una volta non hanno calcato i legni di uno dei tanti palchi nazionali e internazionali dove si sono esibiti in questi lunghissimi 25 anni di carriera, ma hanno suonato in una corsia d’ospedale.

Domenica 19 ottobre dalle 15 alle 17 l’Uva Rara Band ha tenuto un concerto speciale all’ospedale Niguarda di Milano, più precisamente nel reparto clinico Nemo che ospita sia adulti sia bambini. «È stata un’esperienza unica - racconta Beppe Cipolla -; nella corsia del reparto la musica è stata determinante per far sorridere, applaudire e commuovere tutti, compresi anche noi. L’atmosfera era particolarmente magica, come rare volte ci è accaduto in questi anni». Sia lo staff che i degenti hanno apprezzato l’esibizione, che ha portato un po’ di spensieratezza in una delle lunghe giornate di cura. Oltre che a Beppe Cipolla, i complimenti vanno a Giulia Cipolla alla voce, al maestro Orazio Aloise con il suo piano, al maestro Maurizio Clarizia al sax, a Deborah Bignami e a tutti gli amici che hanno collaborato per la riuscita di questa iniziativa. E non sono mancate le richieste, come quella della signora Marisa che ha chiesto un brano di Bruce Springsteen. E i rocker dell’Uva Rara hanno regalato una piccola chicca alla loro nuova amica: hanno attaccato la cover di Chuck Berry “You never can tell” che il Boss ha eseguito nel tour del 2016. «È la vita, dicevano gli anziani, non puoi mai sapere quello che ti capita» ripete il ritornello. Che in un ospedale, e fuori, suona in maniera tremendamente rock.

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